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Viabilità, il M5S a San Calogero: «Rischiamo l’isolamento, pronti alla mobilitazione»

A preoccupare è soprattutto la provinciale 33: sul versante di Mileto è interrotta da aprile 2020 a causa di una frana. E tra buche e avvallamenti, per i mezzi pesanti diventa difficile accedere al paese

Viabilità, il M5S a San Calogero: «Rischiamo l’isolamento, pronti alla mobilitazione»
La frana sul versante miletese della Sp 33
Il bivio sulla Ss 18 per Calimera e San Calogero

«Che la viabilità nel Vibonese sia un tasto dolente è risaputo, ma a San Calogero assume tratti parossistici, inaccettabili, dal momento che il paese, per le cattive condizioni delle strade, si ritrova ad essere isolato dal territorio circostante, con tutte le conseguenze sociali ed economiche del caso». È quanto riferiscono in una nota gli attivisti del Movimento 5 Stelle di San Calogero, che aggiungono: «Nondimeno, la viabilità precaria pone un grosso problema di sicurezza pubblica per l’alto rischio di incidenti a cui espone gli utenti che si ritrovino a percorrere certe arterie. Prima che abbandono e spopolamento abbiano la meglio e trasformino San Calogero nell’ennesimo paese fantasma della Calabria, faremo il possibile per scuotere le coscienze all’interno delle istituzioni e vederci, così, riconosciuti e garantiti i nostri diritti alla mobilità». [Continua in basso]

L’auto rimasta incagliata in una buca sulla Sp 33

A preoccupare è soprattutto la provinciale 33, strada principale di accesso al paese, collegata alla statale 18: «Nonostante le ripetute segnalazioni giunte agli Enti preposti e le conseguenti rassicurazioni d’intervento ricevute, continua a presentare le criticità di sempre», sottolineano gli attivisti. L’arteria, infatti, sul versante miletese, è interrotta a causa di una frana dall’aprile del 2020. «I lavori per la sistemazione vanno a rilento e si fatica a scorgere una data di ultimazione degli stessi. La sensazione generale è che se ne avrà ancora per lungo tempo, forse anni. I mezzi pesanti da questo versante non possono accedere e sono costretti ad allungare di svariate decine di chilometri, facendo il giro largo da Rombiolo, per giungere in paese. Mentre i veicoli leggeri per arrivare in paese sono costretti ad imboccare un percorso alternativo sulla Sp 33, una sorta di mulattiera a senso unico alternato, non privo di rischi per la pendenza e la ristrettezza della carreggiata e per il cattivo stato del fondo stradale. Un automobilista alla base del tratto in questione, mesi fa, è sprofondato con il proprio mezzo in una buca rimanendone incagliato».

L’avvallamento sotto Rombiolo

«E non va meglio – sottolineano i pentastellati – sul versante di Calimera. Su quest’arteria, infatti, ai mezzi pesanti più lunghi di 10 metri è fatto divieto di transito. Ciò ne consegue che dalla statale 18 gli autocarri superiori a una certa stazza non possono entrare nei due centri abitati, con grave nocumento per le attività commerciali del luogo».
«Dal versante di Rombiolo – continua la nota – la musica non cambia: l’arteria, già teatro di incidenti mortali, è costellata di buche rattoppate con un velo di asfalto che scompare al minimo scroscio di pioggia. Nell’immediata periferia di Rombiolo, in direzione San Calogero un tratto di corsia, già oggetto in passato di lavori, presenta un pericoloso avvallamento che costringe gli utenti a bordo dei veicoli a manovre spericolate o a invasioni di corsia sul lato opposto con rischio concreto di impatto frontale».

«Alla luce dello scenario descritto, da domani inizieremo un percorso di mobilitazione generale che ci porterà ad intessere un dialogo diretto con le istituzioni, finalizzato a liberare il paese dall’isolamento in cui è precipitato e a mettere in sicurezza le strade a salvaguardia del bene comune», concludono.

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