A Pannaconi una piazza dedicata a don Mottola: «La sua figura è un invito a non arrenderci»
L’inaugurazione alla presenza di monsignor Oliva e i sindaci di Cessaniti e Tropea. Il parroco della frazione: «È un esempio da imitare»
Il prossimo 10 ottobre don Francesco Mottola sarà beato. Una data particolarmente attesa dai fedeli della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea. In vista di questo momento storico per la Chiesa calabrese, la piccola comunità di Pannaconi di Cessaniti ha organizzato una serie di iniziative per omaggiare la figura del fondatore della famiglia degli oblati del Sacro cuore. Tra queste, anche l’intitolazione di una piazza nel cuore della frazione, la realizzazione di un bassorilievo e la benedizione della Casa della carità. [Continua in basso]
La presenza di monsignor Oliva
All’appuntamento erano presenti il vescovo, monsignor Francesco Oliva, diversi sacerdoti della Diocesi, il sindaco di Cessaniti, Francesco Mazzeo, l’assessore Rocco Gallucci e rappresentanti del consiglio comunale nonché il primo cittadino di Tropea Giovanni Macrì e il suo vice, l’ingegnere che ha progettato il monumento Aldo Barbalaco, i realizzatori dell’opera Nicola Curtosi e Tonino Sicari. Il Comune ha offerto il materiale, il bassorilievo invece è stato donato dal parroco don Felice Palamara che con vivo entusiasmo ha fortemente voluto realizzare una serie di eventi in vista della beatificazione di don Mottola. La cerimonia è stata arricchita dalle musiche del coro polifonico di Pannaconi diretto dal maestro Francesco Cascasi e il coro di Piana Pugliese mentre la comunità ha addobbato le vie del paese a festa.
La figura di don Mottola e il legame con Pannaconi
«A Tropea – ha detto il sindaco Mazzeo a margine dell’iniziativa – ci lega questo gemellaggio religioso che vede nella figura di don Mottola quell’anello di congiunzione tra due comunità, frutto dell’incessante lavoro che il nostro don Felice porta avanti da diversi anni, nell’esaltare l’ormai imminente Beato. Per questo – ha poi aggiunto – abbiamo accolto la richiesta di intitolare questa piazza di Pannaconi». «L’auspicio – ha rimarcato il primo cittadino – è che dopo Tropea, Pannaconi possa davvero diventare un punto di riferimento religioso per i devoti di don Mottola, e soprattutto segua l’esempio del prete degli ultimi affinché i “nuju du mundu” possano davvero ritornare al centro delle attenzioni di chi governa le istituzioni civili e religiose».
Sulla stessa scia, il commento del parroco don Felice: «Don Mottola – ha tenuto a precisare – non è un santino ma un beato da imitare. Uno spunto a non arrenderci, a creare una Calabria giusta e bella». Sull’intitolazione della piazza, don Felice ha infine sottolineato: «Abbiamo bisogno di punti di riferimento, di persone che hanno costruito e amato. Don Mottola è davvero un esempio da imitare».