Piscina di Vibo chiusa, il direttore: «Puntiamo alla revoca del fallimento della Cosenza Nuoto»
Caterina Brasca convinta che non sarà necessario presentare alcuna domanda di insinuazione al passivo in quanto la Corte d’Appello accoglierà il ricorso
Arriva la presa di posizione del direttore struttura della piscina comunale di Vibo Valentia, Caterina Brasca, dopo il nostro servizio di domenica in cui davamo conto del fallimento della Cosenza Nuoto Ssd – che ha in gestione anche la piscina comunale di Vibo –, quindi della comunicazione di avvio della procedura per presentare le domande di insinuazione al passivo inoltrate dal curatore fallimentare a numerosi vibonesi che hanno pagato la quota di iscrizione per le attività nella piscina, ed infine della dichiarazione del sindaco Maria Limardo secondo la quale per la riapertura «passerà del tempo, dobbiamo ammetterlo, non so dire quanto».
«L’affermazione che la piscina non riaprirà o non lo farà in tempi brevi mi ferisce, poiché io e tanti altri genitori vibonesi, a titolo gratuito, nel corso di questi anni ci siamo spesi – spiega Caterina Brasca – per poter offrire un servizio di qualità ai nostri giovani, ai nostri figli. Tanti i servizi offerti, dalla scuola nuoto alla pallanuoto, passando per la squadra di nuoto agonista, guidata da validi tecnici, tra cui proprio la vibonese, ed ex agonista, Laura Medini. Tante le competizioni FIN svolte nella struttura di località Maiata, numerosi tecnici e dirigenti FIN nazionali che sono stati nostri ospiti, hanno potuto seguire e valorizzare i nostri ragazzi, facendogli vivere esperienze anche fuori regione e confrontarsi così con altri atleti. È vero la nostra struttura è ancora chiusa, prima per il Covid e poi per vicende legate alla società Cosenza Nuoto, ma è opportuno far conoscere i fatti, ascoltando tutti gli attori coinvolti. Intanto sottolineo la massima collaborazione con il Comune per il bene di questa importante e grande struttura, in quanto non si è fatta menzione sui numerosi canoni già versati, nonché del fatto che la società ha sostenuto spese considerevoli per lavori di manutenzione straordinaria, sempre nell’ottica della sinergia con il coordinamento del Comune di Vibo Valentia. Pertanto, mi sento di dire ai miei concittadini, ai frequentatori della nostra struttura, che nessuno ha inteso prenderli in giro o tanto meno rubargli i soldi, visto che siamo persone più che oneste. Abbiamo sempre fatto recuperare eventuali giornate perse dagli utenti in occasione di chiusura temporanea della struttura e siamo convinti che non sarà necessario presentare alcuna domanda di insinuazione, invitando tutti ad attendere l’esito dell’udienza già fissata per il prossimo 12 ottobre in cui la Corte di Appello di Catanzaro potrà decidere in merito alla revoca del fallimento della società Cosenza Nuoto, così da riprendere le attività sportive in tempi brevi: confidiamo tutti, anche alla luce dei motivi dell’appello, in un esito favorevole della vicenda. La nostra politica – conclude Caterina Brasca – è stata sempre finalizzata a costruire, non distruggere, magari solo per sottrarre qualche iscritto ad altre strutture».
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