Con “Leonardo amava le SteAm” il Convitto Filangieri di Vibo vola a Praga
Il progetto didattico è stato selezionato tra gli undici che rappresenteranno l'Italia nella finale dello Science on stage Europe
Science on Stage è una rete europea presente in più di 30 nazioni che ha l’obiettivo di migliorare l’insegnamento delle materie steam rendendole coinvolgenti, motivanti, fantasiose ed efficaci. Nell’ambito dello Science on stage Festival Italia svoltosi a Faenza dal 10 al 12 settembre nel Palazzo delle Esposizioni, sono stati presentati i trenta migliori progetti italiani di didattica scientifica innovativa, che avevano superato una precedente rigida selezione. Il Convitto nazionale Gaetano Filangieri di Vibo Valentia, per l’occasione, era rappresentato dalle docenti Anna Rita Bisogni, referente del progetto “Leonardo amava le SteAm” e Caterina Lo Schiavo, animatore digitale. L’idea progettuale è stata ideata durante il periodo di pandemia e realizzata da allievi e docenti della quinta classe della scuola primaria del Convitto. Un progetto transdisciplinare il cui scopo è prevedere l’introduzione nelle scuole dei concetti base delle materie steam in contesti di gioco, prediligendo la “gamification”come metodologia di insegnamento e l’applicazione del Inquiry-based learning (Ibl). L’obiettivo interdisciplinare alla base dell’attività, è quello di sviluppare pensiero critico, scientifico e divergente nei discenti, apprendendo dalle sperimentazioni e facilitando curiosità ed azione creativa. [Continua in basso]
Ebbene, il progetto didattico del Convitto Filangieri è stato selezionato tra gli 11 progetti che rappresenteranno l’Italia nella finale dello Science on stage Europe che si terrà a Praga nel marzo 2022. In quell’occasione l’attività didattica del Convitto si confronterà con i 400 progetti finalisti, selezionati tra le scuole degli oltre 30 paesi europei partecipanti. Per la categoria “Science for the Youngest” la storica scuola vibonese avrà tra l’altro l’onore e l’onere di rappresentare tutte le scuole primaria italiane.
«Approcciandosi a Leonardo da Vinci, gli studenti hanno avuto la possibilità di cogliere insegnamenti dalla sua capacità di non arrendersi davanti alle difficoltà e di scoprire le proprie potenzialità – ha dichiarato soddisfatto il rettore del Convitto Alberto Capria – I nostri ragazzi continuano a crescere grazie alle innovative attività didattiche proposte dal gruppo docenti di prim’ordine del Filangieri – continua Capria – È questa la scuola che vogliamo e, in verità, è l’unica scuola possibile». [Continua in basso]
Dal canto suo, la referente del progetto, Anna Rita Bisogni, ha sottolineato come il tutto sia partito «da un percorso di conoscenza in un ambiente e un itinerario di gioco, rispettando le individualità, valorizzando i talenti, e non perdendo mai di vista i traguardi da raggiungere per promuovere la crescita. La riproduzione di alcune “macchine” pensate da Leonardo, le più semplici in scala, reinventate e rese in alcuni casi interattive con contenuti digitali fruibili nel web, hanno di fatto consentito agli allievi del Convitto Filangieri di convertire positivamente le conoscenze acquisite in vere e proprie competenze, in linea – ha chiuso la Bisogni – con i canoni basilari di innovazione didattica».