Dedicazione chiesa Natuzza, sarà il nuovo vescovo a stabilirne la data
L’annuncio nella messa svoltasi in cattedrale, a Mileto, in onore di San Fortunato. Monsignor Oliva: «Il messaggio spirituale di Mamma Natuzza non va perso»
«In questo breve tempo che ho trascorso tra voi ho sperimentato la bontà dell’ascolto e la forza del dialogo. E così ho potuto condividere con voi, con questa chiesa diocesana un tempo di grazia. Mi riferisco al alcuni eventi in particolare, frutto di ascolto e della benedizione di Dio». Queste alcune delle parole pronunciate da monsignor Francesco Oliva nel corso della messa presieduta nella basilica cattedrale di Mileto in occasione della festa di San Fortunato, riferendosi alle importanti novità registratesi dal primo luglio scorso ad oggi in diocesi, da quando è stato chiamato a rivestire la carica di amministratore apostolico. Tra queste, la data di beatificazione di don Francesco Mottola, fondatore dell’Istituto Secolare delle Oblate del Sacro Cuore e prete della contemplazione e della carità. «Scopriamo in lui – ha sottolineato – un santo di oggi. Egli c’invita a prendere sul serio la fede cristiana, non come un tenere in piedi tradizioni che non dicono più nulla all’uomo di oggi, ma un vivere secondo il Vangelo, cercando di essere come don Mottola – “certosini della strada“, riscoprendo, da una parte, il valore della contemplazione, ossia della vita immersa nel mistero di Dio e, dall’ altra, l’importanza dell’azione concreta, dell’attenzione agli ultimi e ai poveri. Preghiamo che la sua beatificazione che avverrà il 10 ottobre possa segnare una nuova primavera per la nostra chiesa». [Continua in basso]
Tra i riferimenti, anche quello alla nomina del nuovo vescovo Attilio Nostro, al posto del dimissionario Luigi Renzo, «segno dell’ascolto delle nostre preghiere da parte del Signore e del nostro Papa Francesco. Un vescovo di origini calabresi che ha conosciuto l’emigrazione come tanti giovani della nostra terra. Mi ha chiesto di pregare per lui e di far pregare. Viene con entusiasmo sapendo di essere mandato dal santo Padre per una missione di amore. Con tanta esperienza pastorale, saggezza e desiderio di conoscere tutti e di stare con tutti». Infine, dopo aver nominato padre Michele Cordiano primo rettore, l’ormai imminente dedicazione della chiesa della Fondazione “Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime” di Paravati. «Sarà il nuovo vescovo a stabilirne la data – ha annunciato – il messaggio spirituale di Mamma Natuzza non può andare perso. E’ un tesoro affidato alla nostra chiesa. Siamo chiamati attraverso i cenacoli di preghiera a continuarlo a vivere e diffonderlo. Incontrai Natuzza in tempi passati. Mi diede tanta serenità interiore».
In precedenza, monsignor Oliva si era soffermato sulla figura di San Fortunato, il martire proveniente dalle catacombe romane, il cui corpo riposa nella navata sinistra della chiesa madre della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea. E, ancora, sui brani biblici del giorno, che invitano «ad una conversione del nostro modo di credere» e che fanno capire che «agli occhi di Dio non conta una religiosità esteriore e fatta di vuote parole e di gesti senza contenuti e una religione di tradizione, che lascia le cose e la vita tali e quali». La sacra funzione si è conclusa con la benedizione solenne – impartita dallo stesso monsignor Oliva – dell’urna contenente i resti di San Fortunato, tra l’altro patrono dei vigili urbani della Provincia di Vibo Valentia. Tra le autorità presenti alla sacra funzione, il sindaco di Mileto Salvatore Fortunato Giordano, affiancato da altri esponenti dell’Amministrazione comunale, e i rispettivi comandanti della locale stazione dei carabinieri e della Polizia municipale, Clelia Picascia e Renato Parrone.