Mileto, Chiesa di Natuzza: consegnato il decreto di rettore a padre Michele Cordiano
Ad opera dell’amministratore apostolico della diocesi monsignor Oliva. Entro il primo novembre la dedicazione della chiesa della Villa della Gioia
Quello che ormai si sapeva da giorni assume i toni dell’ufficialità: sarà padre Michele Cordiano il primo rettore della chiesa della Villa della Gioia di Paravati, frazione di Mileto. Tutto era stato messo nero su bianco nei giorni scorsi. Della decisione assunta, l’attuale amministratore apostolico monsignor Francesco Oliva aveva già informato il collegio dei consultori, nel corso dell’incontro svoltosi a palazzo San Paolo il 24 agosto, poco prima che il vescovo di Locri-Gerace incontrasse la stampa per annunciare la data ufficiale della cerimonia di beatificazione di don Francesco Mottola. Del resto, già all’indomani delle dimissioni del vescovo Luigi Renzo (ufficialmente per motivi di salute), accettate dal Papa il primo luglio scorso, la questione inerente alle mancate riforme dello statuto della Fondazione “Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime” di Paravati, dopo anni di screzi e di polemiche, aveva subito una forte accelerata in direzione dell’accordo tra le parti. Qualche giorno dopo, la guida protempore della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea aveva infatti provveduto a consegnare alla Fondazione il nuovo statuto e a sottoscrivere la convenzione che, in allegato, regola i rapporti tra le parti per quanto concerne la gestione della chiesa, sorta per volontà di Mamma Natuzza. [Continua in basso]
Quest’ultimo documento prevede istituzione di una cappellania e che entro due mesi dalla sottoscrizione dell’accordo venga nominato il primo rettore, solo per i primi due anni «per libero conferimento dal vescovo all’interno del clero della diocesi, tra i sacerdoti che condividono notoriamente la testimonianza di fede e di vita cristiana di Natuzza Evolo e lo spirito della Fondazione». Questo primo rettore sarà, appunto, padre Michele Cordiano, direttore spirituale della Serva di Dio calabrese ed ex tesoriere della Fondazione. Il decreto di nomina gli è stato consegnato ieri mattina dallo stesso monsignor Oliva. Dopo i primi due anni, «tre mesi prima dello scadere di questo mandato e per ogni successiva nomina», la Fondazione presenterà una terna di sacerdoti della diocesi con le medesime prerogative, «all’interno della quale il vescovo istituirà il nuovo rettore», che in questo caso durerà in carica cinque anni e potrà essere riconfermato «anche più volte a discrezione del vescovo diocesano, sentita la Fondazione». Dopo la nomina del primo rettore si attende, adesso, la dedicazione della chiesa della Villa della Gioia, che molto probabilmente avverrà ad opera del nuovo vescovo Attilio Nostro entro o lo stesso primo novembre, giorno in cui si commemora la morte di Mamma Natuzza.