Scala mobile di Vibo, opera ormai al rush finale: per l’apertura si attende solo il collaudo
La conferma arriva dall’assessore Russo. Appena fruibile, la struttura servirà da collegamento tra via degli Artigiani - dove ha sede il Terminal Bus - e via Cristoforo Colombo
«Quello che manca è soltanto il collaudo, dopodiché la Scala mobile potrà essere finalmente inaugurata». La conferma ufficiale arriva da Giovanni Russo, assessore ai Lavori pubblici al Comune di Vibo Valentia, nel corso di una fugace telefonata. Che ha aggiunto: «Stiamo attendendo la visita da parte dei tecnici dell’Ufficio speciale trasporti e impianti fissi, che è un organo periferico del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. La direzione dei lavori dell’opera ci ha, infatti, messo al corrente che la struttura potrà essere fruibile pochi giorni dopo che saranno arrivati i tecnici dell’Ustif, e saranno effettuate tutte le verifiche del caso. A questo punto – ha spiegato ancora Russo – attendiamo una loro comunicazione e solo successivamente potremmo dire con esattezza quando l’opera sarà aperta e pienamente funzionante. Ma credo che oramai manchi davvero poco». L’assessore non ha detto altro al telefono, poiché pressato da impegni. Ma la sua soddisfazione era palpabile anche dal semplice tono della voce. E d’altronde la Scala mobile è un’opera che da anni – come è tristemente noto – attendeva di essere realizzata e consegnata alla cittadinanza vibonese. Il fatto, quindi, di esserci riuscito è motivo di soddisfazione da parte del titolare dei Lavori pubblici di Palazzo Luigi Razza. [Continua in basso]
Passo indietro
L’inizio della costruzione della Scala mobile, che appena fruibile servirà da collegamento tra via degli Artigiani – dove ha sede il Terminal Bus – e via Cristoforo Colombo, praticamente alle spalle del grande complesso scolastico “Don Bosco”, era stato avviato nel dicembre del 2016 dall’ex assessore comunale ai Lavori pubblici Lorenzo Lombardo nel corso della seconda amministrazione targata Elio Costa. Gli interventi, però, vennero quasi subito interrotti e mai riavviati. Vennero ripresi, invece, nel novembre del 2019 proprio in virtù dell’interessamento dell’assessore Russo. All’epoca, per l’esattezza in occasione del posizionamento del primo tratto della scalinata di 18 tonnellate di peso, non mancarono inoltre le dichiarazioni di viva soddisfazione da parte del sindaco del capoluogo Maria Limardo. Ecco cosa disse: «Questa è un’opera che la città aspettava da anni e che finalmente vedrà a breve la sua ultimazione. Ci siamo attivati da subito, abbiamo ripreso in mano la pratica e l’abbiamo portata avanti con forza e determinazione. Un’opera strategica che proietta Vibo Valentia in una dimensione europea e che consentirà alla città di avere una valida alternativa di mobilità urbana. Consentirà – aveva rimarcato sempre il sindaco di Vibo Valentia – di migliorare e agevolare i collegamenti e l’accesso al centro, diminuire il traffico e realizzare un immediato collegamento con i parcheggi di via degli Artigiani. Gli studenti del Liceo “Berto”, poi, potranno raggiungere il centro in tutta sicurezza». Poi, tra proroghe e scadenze, i lavori di costruzione si sono protratti per quasi due anni. Ma – a sentire le parole di Russo – oramai l’opera sembra giunta al suo rush finale.
Il progetto
Sotto l’aspetto finanziario, serve ricordare che è stata prevista una spesa di 750mila euro finanziata dalla Regione e interamente coperta da un mutuo, a suo tempo contratto con la Cassa depositi e prestiti ed ormai in via di estinzione. Il progetto esecutivo era stato già approvato nel lontano 2006 e finanziato – appunto dalla Regione – grazie all’intervento dell’onorevole Antonino Mangialavori, all’epoca assessore della giunta regionale guidata dal presidente Giuseppe Chiaravalloti. Per quanto riguarda, invece, gli aspetti tecnici ed architettonici, va evidenziato che la struttura in questione è costituita da un percorso pedonale e da un ampio marciapiede attrezzato con aiuole, dotato di impianto di illuminazione, posto perpendicolarmente alla via degli Artigiani. Da qui si diparte la prima delle due rampe meccanizzate, con relativa scalinata di servizio e di sicurezza realizzata in acciaio, munite di pianerottolo intermedio, entrambe poggiano su tre piloni in cemento armato. Il tutto è stato completato con una copertura protettiva in metallo.