sabato,Dicembre 28 2024

Natuzza Evolo, Taverna le intitola una piazza e le dedica un monumento

Nel paese della Sila, la Serva di Dio amava soggiornare nel periodo estivo. La cerimonia di inaugurazione si terrà lunedì 23 agosto in località Cutura

Natuzza Evolo, Taverna le intitola una piazza e le dedica un monumento
Natuzza Evolo

Con la nomina di don Attilio Nostro a nuovo vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea riprenderà sicuramente vigore anche l’iter riguardante il processo di beatificazione di Natuzza Evolo, avviato e fortemente voluto dal suo successore monsignor Luigi Renzo. Del resto, il presule di Campana è stato ed è tuttora uno dei primi devoti della mistica di Paravati, tanto da dichiararla al momento della celebrazione dei funerali per la sua morte, avvenuta il primo novembre del 2009, «già santa tra i santi del cielo». Il processo si è aperto ufficialmente nell’aprile del 2019, poi i contrasti tra diocesi e Fondazione “Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime” sul tema delle riforme statutarie ne hanno inevitabilmente rallentato l’iter. Non si è affievolita, tuttavia, la forza del messaggio dell’umile donna di Paravati, spesasi per tutta la vita per alleviare le sofferenze fisiche e morali della gente che andava a trovarla da tutto il mondo e per riportare all’“ovile” il popolo cristiano. [Continua in basso]

Il carisma della Serva di Dio continua a dare i suoi frutti imperterrito, così come attesta anche l’iniziativa promossa domani 23 agosto alle 11 dall’amministrazione comunale di Taverna guidata dal sindaco Sebastiano Tarantino, in sinergia con le autorità religiose e la Fondazione “Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime” di Paravati. La località della Sila, in cui Mamma Natuzza amava soggiornare nel periodo estivo, le intitolerà nell’occasione una piazza e un monumento in località Cutura. Un modo per ricambiare l’affetto che la mistica con le stigmate di Paravati nutriva per questa comunità quando era in vita, ma anche per imprimere a futura memoria la santità e il carisma di quest’umile donna di Calabria.   

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