Festa del sacrificio, gli auguri della Diocesi di Mileto agli amici musulmani
L’evento ricorda l’obbedienza di Abramo a Dio che gli chiese di immolare il figlio Ismaele. Don Cannatelli: «Operiamo insieme per migliorare la società»
In questi giorni anche i musulmani che vivono nella provincia di Vibo Valentia e sul resto del territorio calabrese stanno celebrando la festa del montone “Eid al Adha”. Una ricorrenza per loro molto importante, che commemora il sacrificio fatto da Abramo, messo alla prova da Dio che gli chiese di immolare il suo unico figlio Ismaele. Abramo, così come si legge nella Bibbia fra le pagine del Vecchio Testamento, fidandosi obbedì a questo invito. E Dio, per ricompensarlo, provvide a sostituirgli il figlio con un montone, proprio mentre il padre si accingeva a compiere l’atto sacrificale e a sgozzarlo.
Oggi, in occasione di tale ricorrenza – in corso di svolgimento dal 20 al 23 luglio – ad esprimere ai musulmani i migliori auguri, «nel segno dell’amicizia e del reciproco rispetto», è il direttore dell’Ufficio per l’Ecumenismo e il Dialogo interreligioso della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea don Bruno Cannatelli, da sempre impegnato su questi fronti e sensibile ai temi dell’integrazione. «Con questo sacrificio – si legge nel messaggio inviato per l’occasione dal responsabile dell’Ufficio diocesano – voi musulmani dimostrate la vostra sottomissione a Dio e alla sua volontà. L’Eid al Adha è per voi una grande festa, molto speciale, scandita dalla preghiera a Dio e dall’incontro con parenti e amici per consumare insieme un pasto a base di agnello.
Anche per questa occasione esprimo i migliori auguri a tutti voi amici musulmani – conclude don Cannatelli – con l’impegno di continuare a operare insieme per contrastare ogni sfida, migliorare ognuno di noi e la società».
- Tags
- diocesi mileto