Edilizia scolastica a Vibo: aperte le buste dei privati, ma al Comune hanno già le idee chiare
Diverse le soluzioni per la sistemazione a settembre degli alunni delle scuole Garibaldi, Don Bosco e Murmura-Trentacapilli
Aperte nella giornata di ieri, alla presenza del segretario generale del Comune di Vibo Valentia Domenico Libero Scuglia, le buste (tre quelle presentate nei termini di legge) dei privati che hanno partecipato alla manifestazione di interesse promossa dall’amministrazione comunale nella speranza di trovare locali idonei all’interno dei quali poter trasferire i 1.500 alunni delle scuole elementari e medie del capoluogo, vale a dire delle scuole “Garibaldi”, “Don Bosco” e “Murmura-Trentacapilli”. Istituti che a breve dovranno essere svuotati per consentire l’avvio da parte del Comune dei lavori di messa in sicurezza. Si tratta di importanti interventi antisismici per un importo complessivo di svariati milioni di euro concessi a Palazzo Luigi Razza dal Ministero della Pubblica istruzione, Dipartimento edilizia scolastica. Si deve, quindi, partire con i cantieri, anche perché bisogna terminare entro il 31 dicembre del 2022, pena la chiusura delle scuole interessate ritenute non agibili. Da qui, dunque, la necessità e l’urgenza di individuare nel più beve tempo possibile delle soluzioni per consentire a settembre il normale avvio delle lezioni. Da quanto appreso, però, la manifestazione di interesse è servita all’amministrazione soltanto per realizzare un’indagine di mercato e avere – in ultima analisi – un insieme di locali da poter comunque valutare. Sì, perché i vertici di Palazzo Razza hanno le idee chiare e avrebbero già pensato a come fare e dove sistemare gli alunni. Le anticipazioni fornite qualche giorno fa da Il Vibonese.it vengono così confermate, anche se, naturalmente, prima di arrivare a una decisione definitiva, attesa comunque a giorni, gli elementi da valutare sono ancora diversi. [Continua in basso]
Per quanto riguarda, dunque, gli alunni (oltre 300) della scuola media “Garibaldi” dovrebbero essere trasferiti a Palazzo Nicoletta, zona Cancello Rosso, che in questi mesi ha ospitato i bimbi (170) della scuola dell’Infanzia di via Palach, i cui interventi di ristrutturazione sono ormai terminati, e anche quelli (100) della scuola elementare “Don Milani” di Vena Superiore, istituto che attende soltanto vengano ultimati i lavori al tetto.
Per gli allievi (500 per un totale di 24 classi) della scuola elementare “Don Bosco”, dopo una iniziale resistenza a valutare il trasferimento nella ex scuola “Bruzzano” – in quanto l’edificio a fine anno sarebbe dovuto essere acquisito dal Conservatorio di musica “Fausto Torrefranca” e perché al momento sarebbe privo di alcuni certificati (agibilità e altro) – in queste ore l’amministrazione comunale starebbe prendendo in seria considerazione tale ipotesi. Vedremo nei prossimi giorni cosa accadrà.
Per quanto concerne, infine, gli alunni dell‘istituto comprensivo “Murmura-Trentacapilli” (servirebbero 15 aule) rimane sempre in piedi l’idea dei doppi turni: alcune classi la mattina, altre il pomeriggio. Questo perché i lavori nell’edificio saranno eseguiti area per area e si procederà gradualmente. Di conseguenza gli allievi dovrebbero e potrebbero comunque frequentare la loro scuola e non essere dirottati altrove.