martedì,Novembre 26 2024

Monsignor D’Ercole e Spirlì in pellegrinaggio sulla tomba di Natuzza Evolo

Il vescovo emerito di Ascoli Piceno, amico della mistica, è ritornato a Paravati dopo dodici anni. Il governatore facente funzioni della Calabria: «Giornata paradisiaca»

Monsignor D’Ercole e Spirlì in pellegrinaggio sulla tomba di Natuzza Evolo

Con l’allentamento della morsa Covid-19, coloro che si rifanno al carisma di Natuzza Evolo attendono un acceleramento nel processo di consacrazione e apertura della chiesa della Villa della Gioia di Paravati. Il mese buono potrebbe essere quello di agosto. Nel marzo scorso, del resto, dopo oltre tre anni di attesa la riforma dello statuto della Fondazione “Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime” è stata finalmente sottoscritta dalle parti, alimentando ulteriormente la speranza dei fedeli. Adesso si attende solo che l’iter burocratico concluda speditamente il suo corso e il vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, monsignor Luigi Renzo, designi il rettore che per i prossimi due anni dovrà guidare il complesso ecclesiastico. Nel frattempo, tuttavia, a non conoscere tregua è la devozione che i fedeli nutrono verso la serva di Dio, morta nel giorno di Ognissanti del 2009. La stessa che accomuna il vescovo emerito di Ascoli Piceno monsignor Giovanni D’Ercole e il presidente facente funzioni della Calabria Nino Spirlì, i quali si sono recati insieme in pellegrinaggio presso la tomba della mistica di Paravati. Il presule è ritornato nel paese natio di Mamma Natuzza a dodici anni di distanza dalla sua ultima presenza, quando l’umile donna era ancora in vita. [Continua in basso]

«Ho rivissuto ore di pace e preghiera accanto alla sua tomba – ha sottolineato monsignor D’Ercole al termine della sua visita – e ho contemplato l’opera che lei aveva visto e descritto in ogni dettaglio nel 1944. Una giornata che voglio condividere con voi perché vi ho portato tutti con me in questo pellegrinaggio che ha visto nella celebrazione della santa messa il suo culmine. A me si è unito anche l’attuale reggente governatore della Regione Calabria, l’amico caro Nino Spirlì». Per quanto riguarda la Villa della Gioia, «con al centro il suo santuario», il vescovo emerito l’ha descritta come «un prodigio di spiritualità e di amore per chi soffre, ha bisogno di aiuto e per chi cerca la pace e solo in Dio può trovare. È stata voluta da Mamma Natuzza – ha concluso – che dal cielo veglia su tutti noi». La mattinata trascorsa sulla tomba e nei luoghi dell’umile donna di Paravati è stata definita «paradisiaca» dal governatore facente funzioni della Calabria il quale, nell’occasione, oltre a partecipare alla celebrazione della santa messa presieduta da monsignor Giovanni D’Ercole, «mio amico, catechista e padre spirituale nel giorno in cui si festeggia Santa Rita da Cascia», ha anche avuto modo di prendere contezza dell’insieme delle strutture della Villa della Gioia.

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