Biglietteria alla Stazione di Vibo-Pizzo soppressa, la Ferro interroga il ministro
Ancora levate di “scudi” contro la decisione di Trenitalia che priva di un servizio importante un intero territorio nonostante le numerose fermate dei treni e la stagione estiva alle porte
«Va ripristinato il servizio di biglietteria nella stazione ferroviaria di Vibo Valentia-Pizzo, soppresso definitivamente da Trenitalia proprio all’indomani dell’appello del prefetto di potenziare il sistema dei trasporti». E’ quanto sostiene il deputato di Fratelli d’Italia Wanda Ferro, che ha rivolto un’interrogazione al ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, con la quale chiede al Governo approfondimenti in merito ai numeri del traffico relativo alla stazione ferroviaria Vibo Valentia-Pizzo e alle valutazioni alla base della scelta di Trenitalia di chiudere la relativa biglietteria. Più in particolare, il deputato di Fratelli d’Italia chiede al Governo di avviare «una seria programmazione che doti la provincia vibonese e, in generale, il territorio calabrese, di servizi adeguati a garantire la migliore accoglienza e, quindi, ripresa economica soprattutto in vista dell’apertura della stagione balneare. Sono necessari e non più procrastinabili interventi di riequilibrio territoriale per assicurare un livello adeguato di infrastrutture di trasporto, a garanzia di parità di diritti, opportunità e prospettive dei cittadini calabresi rispetto al resto dell’Italia». Nell’interrogazione, Wanda Ferro evidenzia che “la stazione di Vibo-Pizzo è il principale scalo ferroviario del territorio a maggior vocazione turistica della Calabria, dal quale passano quattro coppie di intercity diurni e una notturna, due coppie di Frecce bianche e undici treni regionali. I transiti della stazione, pertanto, non sembrerebbero giustificare una spoliazione che farà scendere a otto il numero delle biglietterie che Trenitalia terrà ancora aperte in tutta la regione. [Continua in basso]
Il territorio vibonese e la Calabria meritano ben altra considerazione nella pianificazione del sistema dei trasporti e dei collegamenti con il resto d’Italia, che miri a favorire lo sviluppo economico della regione, a supporto dell’offerta turistica legata al patrimonio naturalistico, ambientale e culturale, soprattutto in un momento delicato in cui tutti i territori stanno provando a risollevarsi dalla gravissima crisi socio-economica conseguente al perdurare dell’emergenza pandemica, e la ripresa richiederebbe uno sforzo corale per garantire a turisti e viaggiatori un’adeguata accoglienza. La provincia di Vibo Valentia, peraltro, compare tra le mete più ambite a livello nazionale e obiettivo di interesse, anche a seguito della sua designazione a ‘Capitale italiana del libro 2021’ e del trionfo della Calabria con la sua ‘Perla del Tirreno’, Tropea, che ha vinto la classifica di ‘Borgo dei Borghi’ 2021 e confermata ‘Bandiera blu’. In Calabria sussistono da tempo evidenti problemi di accessibilità aggravati dal continuo sviluppo della ferrovia ad Alta-Velocità nel Centro-Nord, causa di un sempre crescente divario infrastrutturale e socio-economico; basti pensare ai collegamenti Milano-Roma e Roma-Villa San Giovanni: hanno circa la stessa distanza ferroviaria (600 Km), ma il tempo di percorrenza è circa il doppio da Roma a Villa rispetto a Roma-Milano. Gli investimenti in infrastrutture di trasporto – conclude Wanda Ferro – costituiscono un imprescindibile punto di partenza per lo sviluppo del territorio, consentendo una connessione efficiente al resto dell’Italia e all’Europa e la coesione a livello regionale».
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