Scuole vibonesi divise tra gioia di ripartire, trasporti inadeguati e incognita Spirlì -Video
Parlano i dirigenti scolastici che si preparano al ritorno degli studenti previsto per lunedì 26 dal decreto del Governo. Ma non mancano incertezze e dubbi soprattutto con riguardo all’attesa ordinanza regionale
Da lunedì ritorno in aula per gli studenti con un minimo del 70% delle presenze. Almeno così detta il decreto approvato ieri dal Consiglio dei Ministri che la Regione Calabria deve ancora recepire. Ed è proprio quest’ultimo tassello, l’ordinanza del presidente facente funzioni Nino Spirlì, attesa nel week end, a rendere ancora incerto il quadro. Il timore di molti dirigenti scolastici, infatti, è che la Regione possa cambiare le carte in tavola e, con una forzatura, “consigliare” o imporre la didattica integrata, con la possibilità per gli studenti di scegliere se rimanere a casa in Dad.
«Didattica in presenza fondamentale»
È quanto teme Caterina Calabrese, dirigente scolastico del liceo Scientifico G. Berto, per la quale la didattica in presenza è fondamentale. «Finora la Regione ha solo complicato le cose creando confusione – afferma -. Abbiamo adottato tutte le misure di sicurezza, dai banchi distanziati ai dispositivi di protezione, e puntiamo a portare a scuola il 100% dei ragazzi, almeno quelli che possono contare su un’aula abbastanza ampia che consenta il distanziamento. Per le classi sistemate invece in locali più piccoli, adotteremo la percentuale minima di studenti in presenza prevista dal decreto nazionale». La dirigente non nasconde la gioia per una ripartenza attesa e auspicata: «Sono favorevole alla didattica in presenza. Gli studenti devono riappropriarsi del loro luogo di studio e di formazione. I ragazzi devono relazionarsi con i docenti e con i loro compagni. La scuola – ricorda – è un punto di riferimento solido in questa società che sta andando allo sbando proprio a causa di questo maledetto virus».
L’incognita dei trasporti
Al liceo Vito Capialbi, che con i suoi 1.500 studenti, conta il più alto numero di iscritti, entrerà solo il 75% di loro. «Ripartiamo con i numeri di settembre. La scuola è un luogo sicuro, ma non lo sono i trasporti – afferma Antonello Scalamandrè -. Se i ragazzi viaggiano ammassati nei pullman va da sé che i contagi aumenteranno e il rischio di un’altra chiusura. I dati che stiamo registrando negli ultimi tempi sono allarmanti – prosegue – e dimostrano come il virus si stia diffondendo tra i giovani. Questo ci preoccupa tantissimo». Da qui la richiesta di riattivare il tavolo prefettizio al fine di affrontare e risolvere l’incognita trasporti.
Da lunedì 26 scattano le nuove misure
Nonostante la mobilità massiccia sia prevista da lunedì 26 aprile quando scatteranno le nuove misure, gli spostamenti sono già un problema, come conferma una studentessa proveniente da un paese delle Serre. Frequenta il secondo anno di liceo, la sua classe è dimezzata. È una delle centinaia di pendolari che ogni giorno per motivi di studio viaggiano. «I primi giorni di ripresa delle lezioni l’autobus era semivuoto, ma oggi la maggior parte dei posti sono occupati da studenti e lavoratori – racconta la ragazza -. Un numero destinato ad aumentare».
«Bisogna attivare nuove corse»
Un problema quello dei trasporti sollevato anche dal dirigente scolastico del liceo classico Michele Morelli, Raffaele Suppa, pronto ad accogliere tutti, «in fondo la scuola – ribadisce – è un luogo sicuro». «Noi continueremo ad accogliere il 50% degli studenti, fino a nuove direttive della Regione. Rimane la problematica dei trasporti. Come facciamo ad incrementare la presenza a scuola con questi servizi? I genitori – continua Suppa – sono preoccupati poiché i mezzi non garantiscono il distanziamento. Bisogna aumentare le corse, così come era stato previsto nel piano dei trasporti provinciale approvato in Prefettura, ma che di fatto non è mai partito anche a causa della sospensione delle attività didattiche proprio all’indomani della sua ratifica» Impossibile per il dirigente scolastico, dunque, accogliere il 100% degli alunni sebbene ci siano aule e banchi singoli per tutti. In tempi non sospetti sia al liceo Morelli che al liceo artistico “D. Colao” entrambi diretti da Suppa, sono stati infatti rinnovati gli arredi scolastici con lavagne interattive multimediali in ogni aula e banchi singoli.