Trasporto pubblico a Vibo, la rivoluzione arranca. L’assessore all’Urbanistica chiama in causa Ferrovie della Calabria: «Dove sono le paline?»
Nel futuro della città ci dovrebbero essere 8 nuovi percorsi, 130 fermate e 3 bus elettrici. Ma Loredana Pilegi ammette i ritardi e butta la palla nel campo del principale partner del Comune: «Se non allestiscono gli itinerari e il materiale informativo non possiamo fare la nostra parte»
Sarebbe dovuto partire entro pasqua 2024, a Vibo Valentia, il servizio di trasporto pubblico che contava ben 8 nuovi percorsi, 130 fermate e 3 bus elettrici. O almeno questa era la previsione fatta a inizio anno dalla precedente amministrazione comunale nella persona dell’allora assessore all’Urbanistica, nonché vicesindaco, Pasquale Scalamogna. Una riorganizzazione del servizio che, spiegava lo stesso Scalamogna, era stata fino ad allora «ostacolata da intoppi burocratici». Sta di fatto che ad oggi quel progetto, così come era stato descritto ed entusiasticamente presentato, non ha visto la luce. I tanti utenti del trasporto pubblico faticano ancora a reperire informazioni circa orari e fermate. E di pensiline neanche a parlarne.
A fare il punto sulla nuova riorganizzazione del servizio pubblico di Vibo Valentia è oggi l’attuale assessore all’Urbanistica Loredana Pilegi, già consigliera di opposizione nella passata amministrazione. «Il trasporto urbano è stato da sempre una mia battaglia, sin dal 2015 quando ho messo sul tavolo, nelle varie commissioni, le problematiche presenti – spiega ai nostri microfoni -. In nove anni bisogna dire che dei passi importanti sono stati fatti grazie alla sensibilità dell’assessore Scalamogna che ha accolto una nostra richiesta ed è iniziato un lavoro sul trasporto urbano, tanto però resta ancora da fare».
Qual è allora oggi la situazione? «Ad oggi l’assessorato che rappresento si è adoperato per definire quali sono i percorsi di questo trasporto, si tratta di quattro linee che dovrebbero servire Vibo e le sue frazioni. È importante dire però che il Comune non è il solo soggetto interessato, ci sono anche Ferrovie della Calabria e la Regione. Ferrovie della Calabria è il nostro interlocutore principale; sono loro che devono attuare i percorsi, che ci devono fornire le paline che ci permetteranno poi di mettere in piedi la cartellonista e, successivamente, di poter pensare all’installazione di pensiline, perché siamo tutti d’accordo che è impossibile pensare a delle fermate senza pensiline. Ma è una catena che deve iniziare dalla consegna delle paline».
Un passaggio, quest’ultimo, su cui l’assessore precisa: «Ho sollecitato da subito Ferrovie della Calabria, perché una parte sono state già installate sul territorio, un’altra buona parte ci deve essere ancora consegnata. Il nostro obbiettivo è naturalmente di poter fornire ai cittadini tutto ciò di cui hanno bisogno nel più breve tempo possibile, ma sappiamo che ci vorrà ancora del tempo proprio perché dobbiamo fare step by step, spero non molto perché conosco perfettamente le situazioni di emergenza che vivono le persone che abitano a Vibo valentia, soprattutto anziani e donne, in una città che da un capo all’altro conta dieci chilometri».
L’assessore poi evidenzia come sia indispensabile un confronto con la Regione proprio al fine di garantire la copertura totale del territorio: «C’è una delibera del 2007/2008, quindi di molti anni fa, che prevedeva per Vibo un determinato chilometraggio che ad oggi, nell’espansione della città soprattutto verso sud non è più sufficiente. E quindi dovremo sicuramente anche “contrattare” un aumento del chilometraggio».
Infine, quello che l’assessore Pilegi definisce «un cavallo di battaglia de programma del sindaco Romeo»: i parcheggi di primo scambio. «Vibo accoglie anche molta gente che viene da fuori Vibo, da tutte le periferie, e quindi questi parcheggi di primo scambio serviranno proprio per far sì che il cittadino, anche di altre frazioni, lasci la macchina, trovi l’autobus e che venga portato in centro o comunque in zone di Vibo, dove il trasporto urbano dovrà essere presente. Possiamo contare già su due o tre parcheggi di primo scambio, uno nella zona cosiddetta Ottocannali, un altro su Viale della Pace e poi qualche altro parcheggio di primo scambio anche nella zona nord».
Sui parcheggi di primo scambio il sindaco Romeo ha garantito: «Faranno sì che il centro di Vibo possa essere meno affollato di macchine e con possibilità di vita ottimale per i pedoni e per chi ogni giorno vive situazioni di grande disagio. Tempistiche? Nel giro di un mese speriamo di poter attivare già la prima navetta, che oltretutto è una navetta elettrica. Poi entro Natale contiamo di inserire altre due navette per collegare il centro con gli altri due parcheggi di primo scambio».