Gli studenti vibonesi al loro secondo “primo giorno” di scuola: l’emozione prevale sulla paura – Video
Riaprono da oggi i cancelli delle scuole superiori del vibonese. Al via la didattica in presenza, ma i più preferiscono proseguire da casa
I clacson delle auto in fila e il via vai di autobus sembrano essere l’unica parvenza di normalità in una città che si sveglia in zona gialla. L’allentamento delle misure anticovid coincide con il secondo “primo giorno” di scuola per gli studenti delle superiori. Già dalle 7.30 davanti ai cancelli degli istituti di Vibo Valentia arrivano i primi ragazzi. Sono pochi, «meno della metà», dicono i dirigenti. L’emozione è tanta: «Non vedevo l’ora di ritornare in classe e rivedere i miei compagni di scuola», dice una studentessa davanti al liceo scientifico Berto. Le fa eco una sua compagna: «Davanti a un Pc non è la stessa cosa. Mi mancava la scuola, tanto». Prevale, tra chi ha scelto di esserci, dunque, la gioia di ritrovarsi, anche se non manca il timore: «La paura c’è – ammette una ragazza – forse saremmo dovuti rimanere a casa ancora qualche settimana visto l’alto numero dei contagi, ma hanno riaperto le scuole e mi sono sentita in dovere di venire».
Con il passare dei minuti il piazzale si riempie. I giovani attendono impazienti il suono della campanella. Quel suono che non sentivano da mesi, dal Dpcm del 26 ottobre che ha segnato le misure della seconda ondata di Covid. Ci si saluta con il tocco del gomito. Ci si riconosce dietro alle mascherine. L’emozione è palpabile. Gli autobus di linea fanno la loro regolare corsa, ma sono pochi, pochissimi, quelli che scendono: «Stamattina eravamo quattro gatti», conferma uno studente.
E difatti le aule sono semivuote. L’ordinanza del presidente della Regione facente funzioni Nino Spirlì che ha dato la possibilità alle famiglie di scegliere se proseguire con la didattica a distanza o in presenza, ha svuotato intere classi. «Avevamo previsto una didattica mista, con un minimo del 50% di presenza in classe – spiega il dirigente scolastico del liceo Capialbi Antonello Scalamandré – ma poi l’ordinanza di Spirlì arrivata sabato sera, ha scombinato i nostri piani. E domenica sono pervenute 700 richieste di didattica a distanza che abbiamo dovuto accogliere». Lo stesso annuncia come l’Asp abbia programmato test rapidi per il personale della scuola. «La comunicazione è arrivata solo domenica a mezzogiorno e così stamattina gli infermieri Covid hanno allestito nella palestra della scuola una postazione per lo screening. Nei prossimi giorni il test antigenico sarà esteso anche agli alunni», conclude il preside.