Il vaccino anti-Covid e i vibonesi, tra attese e timori c’è anche chi dice: «Aspetto quello italiano»
VIDEO - Manca poco all'avvio della campagna vaccinale e già ci si divide in favorevoli e contrari. Ecco le opinioni raccolte sul principale corso di Vibo
Manca poco all’arrivo del vaccino anti Covid sviluppato e prodotto da Pfizer-BioNTec e la popolazione si divide tra favorevoli, contrari e scettici. Il commissario straordinario per l’emergenza Coronavirus Domenico Arcuri ha annunciato l’arrivo, entro metà gennaio, di 1,8 milioni di dosi. La prima tranche sarà somministrata agli operatori sanitari, ospiti e personale delle residenze per anziani. Poi, toccherà agli over 80. Il vaccino non sarà obbligatorio. Su quest’ultimo aspetto abbiamo chiesto ai vibonesi cosa ne pensano. Le risposte sono le più disparate.
Per molti dovrebbe essere obbligatorio, altri ritengono che debba essere facoltativo. Alcuni invece sono convinti che il Governo applicherà dei paletti che lo renderanno obbligatorio. Ad esempio – spiega una donna – se per viaggiare viene resa obbligatoria la vaccinazione, nessuno potrà partire senza vaccino.
“In prima battuta – spiega un altro signore – la maggior parte si rifiuterà, perciò il Governo lo renderà obbligatorio”. Molti degli intervistati esprimono più di un dubbio: “Non si conoscono gli effetti collaterali – dice una donna – e se a lungo termine dovesse far male?”.
Dubbi che attanagliano un’altra giovane mamma. “All’inizio ero più convinta, ora invece voglio approfondire. Voglio capire cosa contiene e le controindicazioni. Ho paura – ammette -. Stessa sensazione che prova un’altra donna, decisa a non farlo. Non mi sono neppure vaccinata per l’influenza, figuriamoci se mi faccio l’anticovid…”. A farle eco un altro passante: “Io aspetto il vaccino realizzato in Italia. Penso sia più sicuro. Vale la pena aspettare qualche mese in più”.