Ambulatorio ortopedico di Tropea chiuso all’insaputa del Cup che prenota le visite
Il disservizio denunciato dal fratello di una donna di Vibo. Prenotata tre mesi fa, ma il reparto è "momentaneamente sospeso"
L’ambulatorio ortopedico di Tropea è momentaneamente sospeso. Ma il Cup non sembra saperne nulla e continua con le prenotazione ad ignari utenti che, dopo mesi di attesa, si vedono annullare la visita. È successo sabato mattina ad una donna di Vibo Valentia. Pochi minuti prima delle ore 11 la donna, accompagnata dal fratello, si è presentata al nosocomio. All’ingresso ha esibito l’impegnativa che recava ora e data della prenotazione (5 dicembre 2020 ore 11.00) «Il dottore – informa l’agente – non c’è. Il reparto è momentaneamente chiuso». La frattura alla gamba e i dolori lancinanti potranno dunque aspettare. A denunciare l’ennesima falla del sistema sanitario pubblico è Vincenzo Colaci, fratello della donna. «La nostra odissea – racconta – ha inizio a luglio quando mia sorella viene investita in piazza municipio da un’auto pirata. L’incidente le provoca una “frattura piatto tibiale”. Sono trenta i giorni di gesso e poi un altro mese con il tutore. Ma i dolori non si placano e il 18 settembre il medico le consiglia una visita specialistica. «La prima data utile – le riferisce l’operatrice del Cup – è il 5 dicembre, all’ospedale di Tropea». Prenotazione confermata. [Continua in basso]
A fine novembre, il signor Colaci si premura di contattare telefonicamente il nosocomio della perla del tirreno per confermare la visita. La centralinista lo informa così che «l’ambulatorio è sospeso fino al 7 dicembre» ma dall’8 l’ortopedico va in ferie. Incredulo per la risposta contatta il Cup e l’addetta lo tranquillizza spiegandogli «che non risulta alcuna sospensione e in caso di chiusura l’ospedale è tenuto ad avvisare i pazienti». E così sabato mattina, fratello e sorella, residenti a Vibo, noleggiano un’auto e si recano all’ospedale di Tropea. Hanno in mano l’impegnativa. Ma all’ingresso la guardia giurata non gli permette di entrare: «Non c’è nessuno in reparto» insiste l’agente. I due chiedono di parlare con qualche responsabile ma «è sabato – fa notare l’uomo in divisa – e non c’è nessuno».
E non sarebbero stati i soli utenti a tornare indietro. A riferirlo la stessa guardia giurata che, nel tentativo di giustificarsi, esibisce un foglio con la dicitura: «Si comunica che il servizio ambulatoriale di Ortopedia sarà sospeso dal giorno 23 novembre al 7 dicembre». «Può un ospedale trattare così i suoi pazienti? – si domanda l’uomo – può l’Asp fregarsene della direttiva regionale che in caso di sospensione del servizio impone di riprogrammare le visite e avvisare i pazienti onde evitare inutili attese e inutili spostamenti?».Oltre al danno la beffa, perché Vincenzo questa mattina ha dovuto prenotare nuovamente la visita. Prima data utile 19 agosto 2021 alle ore 10.30 a Vibo Valentia. Tra otto mesi. «Se i dolori di mia sorella si acuiranno – conclude amareggiato – saremo costretti a rivolgerci al privato».