«Chi assiste i contagiati a Joppolo»? Appello dell’ex sindaco Vecchio al Comune
Proposta l’assunzione di un infermiere di comunità in modo da supplire alla mancanza di medici e lo screening di massa
“A mezzo stampa, l’amministrazione comunale aveva assicurato i cittadini joppolesi – non si sa in base a quali evidenze scientifiche – che “l’aria salubre” li avrebbe risparmiati dai contagi del coronavirus. Non sappiamo se in ragione di quella assicurazione si circoli senza mascherina o con questo presidio di sicurezza solo mostrato ma non indossato opportunamente. Conosciamo i motivi necessitati degli assembramenti incontrollati che nei giorni di martedì, giovedì e sabato si verificano nei pressi dell’ufficio postale, chiuso secondo la versione ufficiale e senza alcuna adeguata, forte reazione della istituzione locale nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì per evitare il contagio”. E’ quanto dichiara in una nota l’ex sindaco di Joppolo, Salvatore Vecchio. “La pubblicazione sull’albo online del Comune ci ha ora richiamato alla cruda realtà: il temuto virus circola anche nel nostro comune, a dispetto della salubrità dell’aria. Il sindaco ha infatti emanato quattro ordinanze che attengono ad altrettanti nostri concittadini contagiati dal virus Sars-Cov 2 gene N- gene S. A questi nostri concittadini auguriamo con tutto il cuore di uscire presto e in perfetta salute dal contagio e di riprendere le normali attività della vita quotidiana. Dobbiamo anche aggiungere alcune riflessioni in fondo anche propositive per richiamare alla realtà l’amministrazione comunale.
Abbiamo già detto e scritto che nel Comune di Joppolo i due medici cd. “di famiglia”, entrambi residenti in altri comuni, assicurano nei rispettivi ambulatori una presenza trisettimanale. Sicché, avendo oramai da tempo constatato che il Comune viene vissuto come un “bancomat”, avevamo proposto lo scongelamento dal bilancio di cospicue risorse finanziarie destinate ad improbabili, nonché illegittime assunzioni di personale anche dal sapore clientelare, per essere proficuamente impiegate, quelle risorse, per l’assunzione di un infermiere di comunità, così da potere in qualche modo supplire alla mancanza di medici.
Rinnoviamo la richiesta, ponendo una domanda: chi assiste oggi dal punto di vista sanitario i nostri concittadini contagiati? Proponiamo inoltre che il Comune si faccia promotore di uno screening di massa antiCovid. Un’ultima notazione per quel che attiene all’osservanza delle norme anti-coronavirus e al relativo controllo. Ci sono i carabinieri e li ringraziamo per quello che fanno – ed è molto – per il controllo del territorio, ma la Benemerita non basta perché ha tante altre “gatte da pelare”, compresa la repressione del crimine. Non ci sono o almeno non si vedono i vigili urbani, perché sostanzialmente il “corpo” è costituito da un solo vigile, nonostante l’ultimo pubblico concorso – conclude Salvatore Vecchio – svolto in questo Comune avesse come presupposto il potenziamento”.
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