Coronavirus, il Governo studia nuove limitazioni e chiusure
Riunione urgente del Comitato tecnico scientifico (Cts) alla presenza del ministro della Salute Roberto Speranza. Al vaglio le misure del nuovo Dpcm senza tener conto dell’illegittimità delle sanzioni già stabilite nelle scorse settimane dai giudici di diversi Tribunali
E’ stata convocata per oggi la riunione urgente del Comitato tecnico scientifico (Cts) alla presenza del ministro della Salute Roberto Speranza. In ballo ci sono le nuove misure del Decreto del presidente del Consiglio (Dpcm), Giuseppe Conte, che sarà varato a giorni. A parte il lockdown totale (che per ora è scongiurato), nessun provvedimento viene escluso vista l’impennata dei contagi. Dalla chiusura per i locali a partire dalle 23 al divieto di vendita di alcolici dopo una certa ora, alla sosta off limits in piedi fuori dagli stessi. Si parla poi di estensione dello smartworking sino alla riduzione della percentuale di passeggeri sui mezzi pubblici, passando per lo stop agli spostamenti tra regioni. Si pensa anche allo stop alle feste private, anche in casa, e sospensione degli sport amatoriali di contatto, come il calcetto. Il nuovo dpcm potrebbe arrivare tra due giorni.
Si punta quindi al rigore ora per non dover chiudere nelle prossime settimane. Domani gli esperti del Cts valuteranno così cosa chiudere a partire dal 15 ottobre, data di scadenza dell’ultimo Dpcm, attualmente in vigore e che – lo ricordiamo – insieme a tutti gli altri dcpm è illegittimo in tema di sanzioni per come stabilito da diversi giudici di Pace in questi mesi in che hanno annullato ogni multa presa nel periodo di lockdown in quanto i dcpm violano articoli della Costituzione (13, 16) in quanto eccessivamente restrittive delle libertà individuali, dei diritti dell’uomo e palesemente incostituzionali.
Probabile che il Governo punti a vietare eventi pubblici e feste private, compresi nozze e battesimi, sino ai funerali. Potrebbe poi essere ridimensionata la soglia di capienza sui trasporti pubblici, attualmente fissata all’80%. Cresce intanto la preoccupazione per il costante aumento dei ricoveri negli ospedali a causa dei contagi da coronavirus che potrebbero portare nei prossimi due-tre mesi gli ospedali ad un nuovo un sovraccarico. Considerando che non si è ancora entrati nella fase dell’influenza stagionale – il cui picco si attende tra febbraio e marzo -, gli esperti auspicano quindi misure efficaci e valide per sei mesi. A tale scopo si valuterà l’impiego dei test rapidi al fianco dei tamponi diagnostici, per tentare di diluire le file di ore in auto che si vanno formando ai drive delle grandi città.
Anche in Calabria (dove la Santelli ha imposto l’obbligo della mascherina anche all’aperto, salvo poi violare lei per prima la sua stessa ordinanza nei festeggiamenti post-elettorali a San Giovanni in Fiore) non si arresta l’aumento dei contagi. Nelle ultime 24 ore, infatti, sono stati riscontrati 68 nuovi positivi al coronavirus.