domenica,Dicembre 22 2024

Tassone attacca: «Tentativo di smantellare sanità a Serra e Tropea»

Il consigliere regionale critica gli ordini di servizio dell’Asp: «Dietro l’emergenza coronavirus adottati atti incomprensibili, che vanno oltre le esigenze»

Tassone attacca: «Tentativo di smantellare sanità a Serra e Tropea»
Luigi Tassone

Il consigliere regionale di Serra San Bruno, Luigi Tassone, non usa giri di parole. A suo dire, le misure adottate dall’Azienda sanitaria di Vibo Valentia per fronteggiare l’emergenza coronavirus andrebbero ben oltre il necessario; anzi, andrebbero nella direzione di un progressivo smantellamento dell’assistenza territoriale di Serra San Bruno e Tropea.

Tassone sostiene che sono stati «posti in essere una serie di ordini di servizio volti a spostare, per un periodo di 3 mesi, verso Vibo Valentia i dipendenti delle aree territoriali (distretti) di Serra San Bruno e Tropea. Quale è il senso – si domanda al proposito il già sindaco di Serra – della durata di un arco temporale che eccede evidentemente l’emergenza per gli ordini di servizio e quale è il senso di spostare a Vibo anche i dipendenti con compiti prettamente amministrativi, in un periodo in cui il Governo proprio a causa dei rischi di contagio, mira a ridurre gli spostamenti incentivando il lavoro agile o a distanza?».

Ad avviso di Tassone, ciò significa che «sottotraccia prosegue l’azione di depauperamento dell’assistenza territoriale che, nell’occasione, assume le sembianze di ordini di servizio che bloccano servizi essenziali, oltre che degli ordini di servizio che interessano il personale amministrativo ospedaliero. Mi riferisco – precisa – al fermo dell’Adi, l’unità di valutazione distrettuale, che gestisce, ad esempio, le pratiche per l’assistenza degli allettati, e della commissione che autorizza il nutrimento speciale per i pazienti. Servizi di cui non si può fare assolutamente a meno e che, invece, rischiano di essere sospesi o annullati proprio a causa di queste disposizioni. Anziché lavorare per rafforzare i servizi sul territorio, soprattutto adesso e soprattutto nelle aree disagiate, si conducono interventi che, di fatto, incidono pesantemente sui servizi territoriali».

Dalla denuncia Tassone passa alla battaglia e, dopo essersi detto «stanco di sentire le solite parole, razionalizzazione e riorganizzazione su tutte», promette di «opporsi con tutte le forze a qualsiasi tentativo di indebolire il diritto alla tutela della salute che, invece, deve essere rispettato in maniera qualitativamente omogenea su tutto il territorio provinciale».

Il consigliere regionale, che puntualizza che la sua posizione sarà «ferma e determinata» e che «la battaglia proseguirà fino al raggiungimento degli obiettivi», chiede, dunque, «la revoca immediata degli ordini di servizio in questione e l’avvio di tutte le attività necessarie a rafforzare la sanità nel territorio vibonese dalla costa alla montagna».

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