martedì,Aprile 1 2025

Infermieri e oss trasferiti da un ospedale all’altro, Nursing up: «Personale sotto stress, unica soluzione è assumere»

Il sindacato riferisce di essere stato l'unico, al tavolo con l'Asp di Vibo, ad aver espresso perplessità sull'uso della mobilità d'urgenza per far fronte alla carenza di organico in alcuni reparti. Condannato anche il metodo: «Inoltrano disposizioni ai lavoratori su WhatsApp»

Infermieri e oss trasferiti da un ospedale all’altro, Nursing up: «Personale sotto stress, unica soluzione è assumere»

Sulla mobilità d’urgenza per infermieri e oss, disposta dall’Asp di Vibo Valentia per fronteggiare la mancanza di personale, interviene oggi anche il sindacato Nursing Up secondo cui si tratta di «una soluzione temporanea che non affronta le reali cause della grave situazione di carenza di organico». Durante l’ultimo incontro all’Azienda sanitaria provinciale, rivendicano, «Nursing Up è stato l’unico sindacato ad aver espresso forti perplessità sull’uso di questa procedura d’emergenza. La posizione del sindacato è stata chiara sin dall’inizio: la mobilità d’urgenza non può essere considerata una risposta adeguata a una problematica che ha radici molto più profonde. È stato, infatti, il sindacato stesso a chiedere esplicitamente ai vertici dell’Asp di esercitare forti e costanti pressioni sulla Regione Calabria, affinché venisse avviato con urgenza una rimodulazione del Piano di fabbisogno, che, secondo il Nursing Up, risulta gravemente sottostimato, al fine di ottenere l’autorizzazione all’assunzione urgente di nuovo personale».

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Ieri, era stata Fp Cgil a sollevare la questione, sottolineando come l’ospedale di Serra San Bruno sia stato “spogliato” di infermieri e oss a favore del presidio di Vibo. Le difficoltà con cui giornalmente si confrontano gli operatori sanitari, specie in reparti come il Pronto soccorso e la Rianimazione, le evidenzia anche Nursing Up: «Sono ormai un dato di fatto sotto gli occhi di tutti. I professionisti della salute, tra infermieri, Oss e altri operatori sanitari, sono costretti a lavorare in condizioni di sovraccarico e stress, e le carenze di personale sono tali da compromettere seriamente la qualità delle cure e la sicurezza dei pazienti». Nursing Up ribadisce quindi di essere contrario allo spostamento di infermieri e oss da un’unità operativa all’altra e condanna «anche il metodo di inoltrare le disposizioni ai lavoratori senza preavviso con un semplice messaggio WhatsApp».

Per il sindacato «è il momento di agire con serietà e responsabilità». Due i punti su cui sollecita la terna commissariale che regge l’Asp di Vibo – «coscienti che abbia ereditato una situazione gravissima» – e cioè: «La revisione del personale, che ad oggi ha interessato il solo personale infermieristico deve essere estesa a tutto il personale sanitario, ad iniziare dai dirigenti medici a terminare al personale di supporto; nuove assunzioni urgenti di infermieri e personale di supporto, a partire dai 18 professionisti il cui contratto non è stato rinnovato a metà ottobre, quando è stato dichiarato erroneamente un esubero (motivazioni e responsabilità ancora poco chiare), da destinare alle Unità con maggiore sofferenza, quali Pronto Soccorso e Rianimazione e di conseguenza far rientrare alle proprie sedi il personale in mobilità».

Nelle scorse settimane Nursing Up ha diffidato l’Asp di Vibo Valentia, sottolineando come i lavoratori da 5 anni siano in attesa dei premi di produttività. Ora il nuovo appello affinché l’Azienda dia «risposte ai dipendenti in merito a: liquidazione produttività anni 2021, 2022, 2023, 2024 e residuo 2020; pubblicazione graduatoria e liquidazione progressioni economiche (Dep) 2024; pubblicazione Avviso progressioni economiche (Dep) 2025; estensione e riconoscimento del diritto ai buoni pasto per tutti i lavoratori turnisti quando l’orario di lavoro superi le 6 ore; istituzione della banca delle ore».

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