mercoledì,Febbraio 12 2025

Crescono i viaggi per curarsi al Nord, a pagare il prezzo più alto anche la Calabria

Nel 2022, la mobilità sanitaria interregionale ha raggiunto la cifra record di 5,04 miliardi. Sempre più pazienti si rivolgono alle strutture sanitarie di Lombardia, Emilia Romagna e Veneto

Crescono i viaggi per curarsi al Nord, a pagare il prezzo più alto anche la Calabria

Cresce la mobilità sanitaria, i viaggi da regione a regione che gli italiani intraprendono per curarsi. E Lombardia, Emilia Romagna e Veneto sono le mete che da sole raccolgono il 94,1% del saldo attivo di queste spese. Nel 2022, la mobilità sanitaria interregionale ha raggiunto la cifra record di 5,04 miliardi, il livello più alto mai registrato e superiore del 18,6% a quello del 2021 (4,25 miliardi). I dati elaborati dalla Fondazione Gimbe confermano anche il peggioramento dello squilibrio tra Nord e Sud, con un flusso enorme di pazienti e di risorse economiche in uscita dal Mezzogiorno verso Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto, che si confermano le Regioni più attrattive.

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«Questi numeri – afferma Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe – certificano che la mobilità sanitaria non è più una libera scelta del cittadino, ma una necessità imposta dalle profonde diseguaglianze nell’offerta dei servizi sanitari regionali. Sempre più persone sono costrette a spostarsi per ricevere cure adeguate, con costi economici, psicologici e sociali insostenibili».

A pagare il prezzo più alto sono Abruzzo, Calabria, Campania, Sicilia, Lazio e Puglia, che insieme rappresentano il 78,8% del saldo passivo. «Il divario tra Nord e Sud non è più solo una criticità, ma una frattura strutturale del Servizio Sanitario Nazionale – avverte Cartabellotta – che rischia di aggravarsi con la recente approvazione della legge sull’autonomia differenziata. Una riforma che, senza adeguati correttivi, finirà per cristallizzare e legittimare le diseguaglianze, trasformando il diritto alla tutela della salute in un privilegio legato al Cap di residenza».

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