martedì,Febbraio 11 2025

«Mio suocero salvato allo Jazzolino da medici eccezionali», un lettore racconta la sua esperienza nell’ospedale di Vibo che rischia di chiudere

L'uomo giunto al pronto soccorso in fin di vita per un problema cardiaco ha ricevuto assistenza tempestiva ed efficace. Ora è ricoverato a Germaneto in attesa dell'impianto di un defibrillatore. «Non mi aspettavo questa efficienza e questa umanità»

«Mio suocero salvato allo Jazzolino da medici eccezionali», un lettore racconta la sua esperienza nell’ospedale di Vibo che rischia di chiudere

È una storia a lieto fine quella di Alessandro Ventura, un uomo di 77 anni originario di Pizzo che sabato mattina, mentre si trovava al mercato a fare compere, ha accusato un malore che lo ha fatto accasciare a terra per poi essere salvato dai medici del Pronto soccorso dell’ospedale “Jazzolino” di Vibo Valentia. A segnalarci la vicenda è un nostro lettore, Antonio Barbieri, che desidera ringraziare tutti i sanitari che si sono presi cura del suocero. «Il primo malore lo ha avvertito mentre si trovava al mercato a fare spesa. Un mancamento lento, un collasso, che i medici poi ci hanno spiegato ha riguardato il cuore, sebbene mio suocero – ci racconta Barbieri – non abbia mai sofferto di patologie cardiache ma abbia solamente il diabete per via dell’alimentazione. Dopo essersi ripreso, ha raggiunto il proprio motorino per tornare a casa».

Una volta arrivato, l’uomo ha subito informato i suoi familiari dell’accaduto «ma nessuno – ha aggiunto il genero – ha pensato che il problema potesse provenire dal cuore. Dopo aver ricevuto una telefonata in cui venivo avvertito della situazione, mi sono recato da lui per portarlo con la mia auto in ospedale a Vibo. Durante il tragitto – ci racconta ancora Barbieri – mio suocero ha avvertito nuovamente forti dolori al petto e a quel punto, ho messo le quattro frecce per iniziare a sorpassare le auto e correre verso lo “Jazzolino”». Giunti sul posto «la pressione di mio suocero era a zero, tant’è che in Pronto soccorso è stato dichiarato immediatamente in codice rosso dal dottore Corrado, di turno in quel momento, il quale ha fatto allontanare tutti e chiamato altri medici che sono corsi immediatamente in aiuto. Quindi sono subito intervenuti con alcune scariche di defibrillatore poiché lo stavano perdendo».

Agire in tempo e bene per salvare una vita

Ed è proprio la tempestività con cui hanno agito i medici e gli infermieri che ha spinto Antonio Barbieri a contattare Il Vibonese per rivolgere a tutto il personale sanitario il proprio ringraziamento: «Non ero mai stato al Pronto soccorso dello “Jazzolino” prima d’ora e sono rimasto veramente molto colpito dalla prontezza d’intervento e dalla professionalità con cui tutti hanno agito per salvare la vita di mio suocero. Ho visto degli angeli, letteralmente, all’opera che non si sono neppure dimenticati di informarmi costantemente di cosa fosse accaduto e di come si stesse evolvendo la situazione. Mio suocero è salvo grazie alla professionalità e all’umanità del dottore Corrado, degli infermieri e di tutta l’equipe intervenuta in quella stanza che non smetterò mai di ringraziare dal profondo del mio cuore. Non solo per aver salvato la vita di mio suocero, ma anche per l’impegno costante nel fornire cure eccezionali».

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La segnalazione di Antonio Barbieri avviene in un momento assai delicato per l’ospedale “Jazzolino” «nel mirino di una nefasta attenzione mediatica a causa degli svariati disagi infrastrutturali», ci ha sottolineato il nostro lettore. «Mio suocero è stato colto da un’improvvisa fibrillazione ventricolare maligna, lo stesso malore che – ci ha poi spiegato – ha colpito il giocatore della Fiorentina, Alessandro Bove. Ora mio suocero è ricoverato fuori pericolo a Germaneto in attesa di effettuare una coronografia per poi subire un’operazione di impianto di defibrillatore interno che possa evitare in futuro nuovi episodi di questo tipo. Quando poi verrà dimesso non so che tipo di vita e di terapie dovrà seguire, ma certamente sarà sottoposto a visite costanti. Ringraziamo i medici dello “Jazzolino” di Vibo per aver salvato una vita preziosa».

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