giovedì,Gennaio 23 2025

Un ospedale da campo della Protezione civile per ospitare i reparti da smantellare, il commissario dell’Asp: «Ne parlerò con i primari» – VIDEO

Piscitelli rassicura sulla formale apertura del cantiere entro la fine di febbraio per evitare di perdere 25 milioni di euro destinati alla ristrutturazione dello Jazzolino ma sull’effettivo trasferimento sotto le “tende” di Chirurgia, Oculistica e Ortopedia rimanda all’estate

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Il commissario Piscitelli

Sono le 17.30 quando il commissario Vittorio Piscitelli e il suo staff fanno ingresso nella sede di via Dante Alighieri. Rientrano da Reggio Calabria dove si è svolta la riunione della Terza commissione del Consiglio regionale. All’ordine del giorno la situazione del personale precario dell’Asp di Vibo Valentia. Ad attenderlo ci sono loro: gli ex infermieri e Oss che da 23 giorni presidiano la sede dell’Azienda sanitaria provinciale per rivendicare il diritto al lavoro. Manifestanti che tirano un sospiro di sollievo alla luce della pubblicazione del Decreto del commissario ad acta della sanità, Roberto Occhiuto che riformula il fabbisogno di personale dell’Asp di Vibo e consentirà quindi di riassumere infermieri e oss che non si erano visti rinnovare il contratto scaduto il 31 dicembre scorso.

Prima di sciogliere il presidio gli ex infermieri hanno voluto incontrare i commissari: «Ci hanno assicurato che approfondiranno i contenuti del Dca per capire la tempistica e la modalità con cui sarà aperta la procedura di stabilizzazione. Ora gli daremo il tempo di valutare il tutto, ma siamo fiduciosi. Dopo la tempesta arriva la quiete», afferma un ex infermiere. Nei loro volti torna il sorriso. La speranza di tornare a lavorare tra le corsie ospedaliere è sempre più concreta.

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Un ospedale da campo della Protezione civile

Raggiungiamo il commissario prima che incontri i medici dell’ospedale per discutere l’altra questione impellente che riguarda i lavori di ristrutturazione antisismica dell’ospedale Jazzolino. Opere che dovranno partire inderogabilmente entro la fine di febbraio. Tra le ipotesi al vaglio della triade commissariale che guida l’Asp dopo lo scioglimento per mafia c’è quella di trasferire i reparti di ortopedia, oculistica e chirurgia all’interno di unità mobili nelle vicinanze dell’ospedale. Lo ribadisce il commissario Piscitelli che ci tiene a chiarire: «Il disagio sarà solo per un periodo di tre,  quattro mesi al massimo. I dettagli li discuteremo durante la riunione convocata con i primari e il nostro ufficio tecnico. L’idea è quella di trasferire le unità operatorie in un ospedale da campo della Protezione civile, nelle vicinanze del nosocomio per continuare a garantirne la funzionalità. Ma dobbiamo trovare la location e procedere speditamente, ma ripeto – insiste – è un disagio ridotto a un periodo di tre, quattro mesi», spiega. Sulle tempistiche precise il commissario alza le spalle: «Non ho il cronoprogramma dei lavori, ci vorrebbe qui la ditta…»
Se i lavori – finanziati dal Pnrr per un importo di 25 milioni di euro – non dovessero iniziare a fine febbraio, il rischio è quello di perdere i finanziamenti. «Siamo abbastanza sereni con i tempi – tranquillizza Piscitelli – il cantiere si aprirà comunque a fine febbraio. La cantierizzazione dovrebbe terminare entro l’estate e quindi abbiamo tutto il tempo per installare l’ospedale da campo. Adesso la soluzione dovrà essere condivisa con i primari», conclude.

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