Guardia medica: l’Asp di Vibo cerca dottori per la postazione nel carcere e per quelle di Nicotera e Cassari
L'avviso è rivolto anche a specializzandi e medici in pensione. L'allarme di Uil: «In tutta la Calabria il 40% delle sedi di continuità assistenziali risulta vacante»
L’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia ha pubblicato oggi una manifestazione d’interesse per la formazione di un elenco di medici disponibili ad effettuare attività di continuità assistenziale nella postazione di Guardia medica all’interno del Complesso penitenziario di contrada Cocari e in quelle di Nicotera e Cassari (frazione di Nardodipace).
Gli incarichi sono a tempo determinato, con una durata minima di 90 giorni eventualmente prorogabili. All’avviso pubblicato dall’Asp di Vibo potranno aderire medici specializzandi, medici in formazione specifica in medicina generale e anche dottori in quiescenza.
Che la medicina territoriale sia in difficoltà, nel Vibonese e non solo, non è una novità. Alcune postazioni soffrono però di maggiori carenze di personale rispetto ad altre. Una situazione che spesso nei weekend o nei periodi di festa si complica ancora di più. Da qui la necessità di reclutare medici, spaziando da quelli in formazione ai pensionati. Quella di Cassari è una postazione montana, mentre a Nicotera vasto è il bacino d’utenza servito che copre anche i vicini comuni di Joppolo e Limbadi.
Contestualmente, l’Asp di Vibo Valentia ha pubblicato un avviso per la formazione di una graduatoria aziendale per il conferimento di incarichi provvisori e di sostituzione nel servizio di continuità assistenziale e di medico di medicina generale. Anche qui, ammessi medici neolaureati e specializzandi. L’elenco sarà valido fino alla pubblicazione della graduatoria definitiva regionale.
Uil: «Urgente agire»
La Uil Calabria e la Uil Fpl Calabria oggi sono intervenute proprio sul tema della carenza di personale sottolineando che nel complesso nella nostra regione «circa il 40% delle postazioni di guardia medica risultano vacanti, rendendo difficoltoso, se non impossibile, garantire il diritto alla salute in molte comunità locali. La situazione è resa ancora più critica dalla recente ondata di pensionamenti che ha colpito il comparto, un fenomeno destinato a peggiorare nei prossimi anni, senza un immediato ricambio generazionale, nonostante le recenti modifiche normative consentano di rimanere in servizio sino a 70 anni».
«Secondo l’ultimo rapporto della Federazione italiana dei medici di medicina generale – proseguono i sindacati -, in Calabria 2 cittadini su 5 non hanno accesso regolare a una guardia medica o a un medico di base nei comuni montani e nelle zone rurali. Un dato che mette in evidenza l’urgenza di agire con soluzioni concrete per colmare questi vuoti». Da qui la richiesta della Uil alla Regione: «Elaborare un bando straordinario rivolto ai neo-laureati in Medicina, abilitati alla pratica sanitaria non specialistica, al fine di poter effettuare delle sostituzioni. Questo provvedimento consentirebbe di coprire i posti vacanti nella medicina di base e nelle postazioni di guardia medica, seppur temporaneamente, offrendo una risposta immediata alla carenza di personale».