sabato,Gennaio 4 2025

Nuovo sit-in dopo il mancato rinnovo per oltre 20 infermieri e oss: «Reparti in sofferenza, Asp di Vibo unica a sbattere fuori i precari Covid»

Lavoratori e sindacati si sono ritrovati davanti alla sede dell'Azienda. Sacco (Usb): «Esuberi? Caposala con le mani nei capelli perché non sanno come fare i turni». Proroga solo per 17 persone: «Chi aveva più di 36 mesi di servizio tagliato fuori invece di essere stabilizzato»

Nuovo sit-in dopo il mancato rinnovo per oltre 20 infermieri e oss: «Reparti in sofferenza, Asp di Vibo unica a sbattere fuori i precari Covid»
Il nuovo sit-in davanti all'Asp di Vibo e, a destra, Vittorio Sacco

«Da un lato stanno sbattendo in mezzo a una strada più di venti padri e madri di famiglia, dall’altro stanno negando il diritto alla salute ai cittadini di Vibo Valentia». Non si placa la protesta per la mancata proroga dei contratti di alcuni operatori sanitari in servizio all’Asp vibonese. Dopo un paio di giorni di trattative, il rinnovo è stato assicurato solo per 4 oss e 13 infermieri mentre tutti gli altri – anche chi aveva raggiunto i requisiti per la stabilizzazione, dopo l’assunzione nel periodo del Covid – sono rimasti a casa. Si tratta di 23 lavoratori, che questa mattina insieme ai sindacati si sono ritrovati davanti alla sede dell’Asp per un nuovo sit-in di protesta.

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A prendere la parola il responsabile di Usb Calabria Vittorio Sacco: «Nell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia secondo la Regione ci sono 120 esuberi, numeri che riguardano il solo personale infermieristico tra l’altro e non gli operatori socio sanitari. Eppure basta andare in qualsiasi reparto e si troverà il caposala con le mani tra i capelli perché non sa come incastrare i turni».

Secondo il sindacalista, è assurdo lasciare a casa personale già formato e che ha affrontato grandi sacrifici nei mesi scorsi, dati anche proprio dalla carenza di organico: «Parlando con questi lavoratori tagliati fuori – aggiunge Sacco -, è venuto fuori che hanno un numero di ferie non godute spaventoso. Ferie che non gli sono state riconosciute perché non c’era personale. Quindi vuol dire che non c’è l’esubero. E se ora togli pure loro, è chiaro che i reparti, specie quelli cardine come l’emergenza-urgenza, vanno in ulteriore sofferenza».

Altra questione sollevata stamane durante il sit-in e sulla quale si sono già espressi i sindacati, è quella relativa al criterio utilizzato per decidere quali infermieri e oss prorogare. «Dalla nota dell’Asp – dice Sacco – si evince che tutti i lavoratori che hanno superato i 36 mesi di servizio non sono stati rinnovati, chi invece ha pure 35 mesi e 28 giorni è rimasto dentro. Bisognava lasciare dentro tutti: gente che è entrata nei reparti in piena pandemia, quando non c’erano nemmeno le mascherine e si moriva. L’Asp di Vibo è l’unica azienda in Italia che non solo non ha stabilizzato i precari Covid, ma ora li sbatte pure fuori».

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