domenica,Dicembre 1 2024

«Occhiuto chiude il reparto di lungodegenza a Serra, per lui ci sono figli e figliastri»: la protesta contro il ridimensionamento dell’ospedale

Il movimento "Serra al centro" stigmatizza le decisioni del commissario ad acta sulla riorganizzazione della reta ospedaliera e punta il dito anche contro il sindaco: «Gli obbedisce a testa bassa»

«Occhiuto chiude il reparto di lungodegenza a Serra, per lui ci sono figli e figliastri»: la protesta contro il ridimensionamento dell’ospedale
Alcuni rappresentanti del movimento Serra al Centro, foto di repertorio

«Il presidente Occhiuto ha confermato, ancora una volta, la tendenza a fare figli e figliastri sferrando, con la chiusura della lungodegenza dell’ospedale San Bruno, un colpo basso nei confronti della comunità delle Serre». Il movimento “Serra al centro”, attraverso un comunicato stampa, rimarca gli effetti del «decreto del commissario alla Sanità Occhiuto con il quale viene cancellata la speranza per le zone interne del Vibonese di poter usufruire di prestazioni che, a parole, sono sempre state date per certe e che ora scompaiono in un istante, decreto che svuota ulteriormente il nostro ospedale». La presa di posizione è dura perché «questa privazione, già di per sé insopportabile, è resa ancor più amara – hanno spiegato – dall’evidente disparità di trattamento fra territori messa in atto da finge di non comprendere che senza servizi essenziali non c’è un domani».

Secondo il gruppo, «Occhiuto continua a privilegiare spudoratamente alcune aree a danno di altre, senza che i rappresentanti istituzionali che dovrebbero difendere questa comunità dicano alcunché. Al netto delle passerelle, delle foto, delle rassicurazioni di chi afferma di voler tutelare gli abitanti delle Serre – sostengono da “Serra al centro” – non c’è traccia di incisivi interventi istituzionali né di efficaci azioni politiche. C’è invece una supina accettazione di decisioni partorite in stanze rispetto alle quali è permesso l’accesso a pochi. Lo stesso sindaco di Serra San Bruno deve capire che il popolo gli ha assegnato un ruolo, che non può certamente essere quello di chi asseconda il governatore o peggio obbedisce con la testa bassa e il cappello in mano».

«Noi ci rifiutiamo di prendere in considerazione la cancellazione della lungodegenza dall’ospedale – hanno sottolineato – e ci batteremo fino in fondo per rivendicare il sacrosanto diritto alla tutela della salute della gente seria e laboriosa che ha deciso di vivere in questo territorio nonostante le difficoltà determinate da ataviche condizioni storiche e infrastrutturali, ma anche dalla mancanza di visione e di azioni di chi dovrebbe essere da guida per l’entroterra vibonese e per la Calabria. Noi non ci rassegniamo – hanno poi concluso – e invitiamo tutti coloro che hanno davvero a cuore il futuro di questa terra a unirsi a noi per far valere i nostri diritti».

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