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La sanità che (nonostante tutto) funziona: «Mia moglie viva grazie all’ospedale di Vibo. Il primario è tornato per l’intervento»

Un lettore di Zungri ci racconta la sua storia ed esalta l’assistenza ricevuta dopo un incidente: «Eravamo insieme in auto, soccorsi tempestivi. Poi allo Jazzolino l’hanno salvata con una delicata operazione chirurgica»

La sanità che (nonostante tutto) funziona: «Mia moglie viva grazie all’ospedale di Vibo. Il primario è tornato per l’intervento»
L'ospedale di Vibo Valentia

«Senza il tempestivo arrivo dei soccorsi, senza la professionalità dei medici e la dedizione dei sanitari in servizio all’ospedale di Vibo, con ogni probabilità, mia moglie non sarebbe viva». Non trattiene l’emozione Nicola Pugliese, residente a Zungri, coinvolto insieme alla moglie in un gravissimo incidente a Spilinga. Il sinistro, è avvenuto lo scorso 13 agosto ma, nonostante il trascorrere delle settimane, proprio a causa delle pesanti conseguenze, il percorso sanitario è tutt’altro che concluso: «Mia moglie è stata dimessa dall’ospedale a fine agosto. Ora sta proseguendo le terapie a casa e ciclicamente torniamo allo Jazzolino per i controlli».

Parole di elogio all’indirizzo dei sanitari: «Dalle ambulanze all’arrivo in reparto, il loro tempestivo intervento e la professionalità degli operatori ha evitato un amaro epilogo»

Un percorso difficile, attraversato da momenti di grande sofferenza: «L’intervento delle ambulanze sul luogo dell’incidente è stato tempestivo. Io sono stato dimesso il giorno successivo. Mia moglie invece ha riportato le ferite più gravi e proprio durante le cure all’ospedale di Vibo ha subito un delicato intervento chirurgico. Si sente tanto parlare di malasanità, di servizi che non funzionano, di medici poco attenti alle esigenze dei pazienti. Ecco, io e la mia famiglia non possiamo che ringraziare tutto il personale del nosocomio, dall’accettazione al Pronto soccorso, passando per la Chirurgia generale. Mia moglie – scandisce l’uomo – non riusciva neanche a muoversi. È stata seguita giorno e notte con grande professionalità e cura».

Una disponibilità e attaccamento al proprio lavoro che la famiglia Pugliese ha sperimentato sulla propria pelle: «Il reparto di Chirurgia – specifica – è diretto dal dottore Francesco Zappia. Non era presente in ospedale in quei giorni ma i sanitari lo hanno contattato. Con grande abnegazione è tornato in ospedale, ha effettuato le opportune valutazioni sanitarie e ha organizzato l’equipe per procedere all’intervento. È stata un’esperienza dura per tutti noi ma per fortuna mia moglie, seppur con piccoli e graduali passi, si sta riprendendo. E tutto questo lo dobbiamo soprattutto ai sanitari che le hanno letteralmente salvato la vita».

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