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Sanità a brandelli, le associazioni vibonesi non mollano: «In ballo c’è la sopravvivenza»

Sono 18 i sit-in finora realizzati dall'Osservatorio civico e da numerosi sodalizi vibonesi. L'avvocato Primerano: «I servizi devono rispondere alle esigenze della comunità. I medici cubani? Non sono la soluzione al problema»

Sanità a brandelli, le associazioni vibonesi non mollano: «In ballo c’è la sopravvivenza»

«Se non puoi contare su una sanità efficiente rischi di soccombere. Non è solo una questione di poco personale sanitario o macchinari, in ballo c’è la sopravvivenza». Poche e lapidarie parole per esprimere il cuore pulsante dei sit-in promossi, dal marzo 2023, davanti all’ospedale Jazzolino di Vibo Valentia. Ben 18, in totale, le manifestazioni che l’Osservatorio civico città attiva ha promosso in questo lungo arco di tempo. Appuntamenti realizzati con il sole battente ma anche nei giorni di pioggia, durante il quale non è mancato il sostegno di una consistente schiera di associazioni, tra cui: Pro loco Vibo Marina, Insieme per il bene comune, Movimento 14 luglio Nicotera, Movimento territorio e agricoltura, Comitato civico costa degli dei, Comitato San Bruno, Diritto difesa salute, Artigianfamiglia Pizzo, Calabria sociale Tropea e Viboresistenti.

I sit-in davanti allo Jazzolino

Una battaglia per una sanità capace di dare risposte ai cittadini, in un territorio dove l’accesso ai servizi, specie sul fronte salute, non è per nulla lineare e scontato. Il sodalizio guidato dai legali Daniela Primerano e Francesca Guzzo, nonché dal portavoce Vincenzo Neri, però, ha dimostrato che un’altra strada è possibile. E la comunità vibonese lo sta pian piano comprendendo: «In questi mesi – spiega l’avvocato Primerano –  abbiamo cercato di far capire che la questione sanità appartiene a tutti. Nessuno può considerarsi chiamato fuori. Le risposte da parte dei cittadini? Qualcosa si muove. Basti pensare che nell’ultimo sit-in, nonostante la giornata calda, abbiamo accolto anche semplici cittadini. Ci seguono sui social e si sono sentiti “toccati” dal messaggio che intendiamo lanciare. È un piccolo ma significativo risultato».

Sanità in affanno

Le mobilitazioni servono in particolare a sensibilizzare e al contempo mettere in luce quelle che sono le ataviche problematiche della sanità locale: «Il personale – scandisce l’avvocato Primerano – resta sottodimensionato. Qualche segnale positivo c’è stato, non bisogna negarlo. Infatti qualche assunzione è arrivata. I reparti comunque vengono mandati avanti grazie al lavoro straordinario degli operatori sanitari e anche grazie ai medici cubani che, ricordiamo, non possono essere considerati la soluzione che potrebbe arrivare, ad esempio, dagli specializzandi. Professionalità – tiene a precisare la referente del sodalizio – che devono essere incentivate a rimanere in Calabria. Loro rappresentano un investimento per il futuro della nostra sanità». A ciò s’aggiunge la necessità di garantire posti letto, così come macchinari e strutture sanitarie efficienti: «Il lavoro finora fatto dall’Asp di Vibo, che vive un momento delicato, è innegabile così come il grande impegno del commissario straordinario Antonio Battistini. Ci auguriamo che questa fase (si ricorda che sull’Azienda sanitaria pende una decisione per scioglimento) venga questa superata. La sanità vibonese non può permettersi periodi di stallo come accaduto in passato ma deve poter attuare e portare avanti i progetti a tutela della comunità».

Sos liste d’attesa

Un altro tassello, ha riguardato lo spinoso argomento delle visite mediche prenotate a distanza di anni: «Uno strumento che sta offrendo e garantendo risposte ai pazienti è sicuramente lo sportello Sos liste d’attesa, ospitato al poliambulatorio di via Moderata Durant (ogni mercoledì dalle ore 16.00 alle 18.00). Il servizio – spiega l’avvocato Primerano – è gestito tramite un protocollo stilato dall’Azienda sanitaria con le associazioni locali. Il lavoro effettuato sta portando ottimi risultati, basti pensare che per alcuni pazienti cui erano state assegnate visite nel 2025 o 2026, siamo riusciti ad anticiparle. Un servizio davvero indispensabile dal momento che molti utenti, specie i più fragili, davanti ad esami prenotati tra 1 o 2 anni, spesso scelgono di non curarsi. Non tutti, infatti, possono permettersi di accedere al privato». Il prossimo appuntamento con i sit-in è per l’ultimo sabato di settembre, ore 11.00, piazzetta Padre Pio, davanti allo Jazzolino.

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