Il centro dialisi di Tropea punto di riferimento in estate per i turisti in terapia che scelgono il Vibonese: «Servizio da garantire tutto l’anno»
Mentre le richieste di accesso ai trattamenti sono in aumento, parte l'appello all'Asp per rendere le prestazioni accessibili anche durante le altre stagioni
La redazione anticipata del Piano di dialisi-vacanza al mese di maggio, da parte del dottore Cesare Fornaciari, responsabile del progetto, ha fatto sì che il presidio ospedaliero di Tropea potesse accogliere fin dai primi giorni di giugno i pazienti che hanno scelto la Perla del Tirreno quale meta per le loro vacanze, usufruendo del Servizio senza ulteriori spostamenti presso altri ospedali. Un gioco d’anticipo, di cui ora ne beneficia non soltanto l’organizzazione stessa del reparto di Dialisi e Nefrologia, ma tutto il territorio e l’indotto turistico. Tropea, di fatto, proprio per la sua importanza internazionale, consente all’Azienda sanitaria provinciale di ottenere maggiori introiti da questa tipologia di servizio. Il progetto di dialisi-vacanza, che coinvolge anche le strutture sanitarie di Nicotera, Serra San Bruno e Vibo Valentia potrebbe però ampliare il bacino di utenti/turisti se, anziché esser pensato solamente per i mesi estivi, venisse redatto come servizio annuale. Questo consentirebbe di favorire il tanto famigerato discorso della destagionalizzazione del turismo, poiché in tutte le località vibonesi, grazie al supporto stesso del comparto sanitario, potrebbero comodamente giungere visitatori in qualsiasi periodo dell’anno.
Questo è l’auspicio che più volte si è colto dagli stessi turisti, intenzionati a fare ritorno dalle nostre parti anche più volte l’anno se le prestazioni di dialisi loro dedicate non fossero pensate soltanto come vacanza ma come servizio fisso. Parlando di numeri, lo scorso anno il presidio ospedaliero di Tropea ha raggiunto numeri considerevoli di accessi alla dialisi-vacanza. Nel periodo compreso tra giugno e parte di ottobre, i pazienti che hanno richiesto il trattamento sono stati circa 400. Un traguardo importante per il nosocomio cittadino che conta ben 11 postazioni dedicate al trattamento sanitario.
Inoltre, fiore all’occhiello di una struttura in declino, continuamente spogliata di servizi e personale, sono proprio gli infermieri ed i medici del reparto Dialisi e Nefrologia. Attualmente gli operatori sanitari in forze sono 8, i dirigenti medici sono tre ed altrettanti sono gli assistenti socio sanitari (Oss). Una squadra, spesso definita dagli stessi pazienti «composta da angeli», che lavora su due turni: durante la fascia diurna vengono eseguiti i trattamenti per i pazienti del luogo, mentre il turno serale è riservato ai turisti che hanno prenotato le cure. Se l’Azienda sanitaria provinciale incrementasse il numero di infermieri ed Oss, certamente si potrebbe garantire un servizio migliore anche in termini di accoglienza dei pazienti.