Ospedali e alimentazione elettrica d’emergenza: l’Asp interviene per avere elevati standard di sicurezza
Allo "Jazzolino" di Vibo, nel 2007, a seguito di un black-out elettrico è deceduta Federica Monteleone, di appena sedici anni. I gruppi di continuità o Ups, considerati di vitale importanza, forniscono una protezione istantanea dalle interruzioni di corrente
Nelle strutture ospedaliere occorre impiegare un impianto destinato all’alimentazione della sicurezza per i carichi necessari alla tutela delle persone, mentre un impianto destinato all’alimentazione di riserva è destinato ai carichi inerenti la salvaguardia dei beni, dei servizi e per la continuazione delle attività. Al fine di mantenere in ottimali condizioni di funzionamento e assicurare la piena efficienza e affidabilità degli Ups (Uninterruptible Power Supply o gruppi di continuità) installati nei presidi ospedalieri e nelle strutture sanitarie di competenza, l’Azienda sanitaria di Vibo ha quindi ritenuto necessario e urgente procedere all’affidamento dei lavori di fornitura e posa in opera di tali gruppi statici di continuità (Ups) e delle relative batterie a servizio di alcuni reparti dell’ospedale “Jazzolino” di Vibo Valentia, del presidio ospedaliero di Tropea e della struttura sanitaria di Nicotera. Dai report degli interventi tecnici e dalle verifiche effettuate, considerato che le apparecchiature vengono utilizzate h24 per mantenere costantemente alimentati i carichi privilegiati, per gli Ups installati nei presidi ospedalieri di Vibo, Tropea e Nicotera, si rende necessaria la sostituzione.
Un gruppo di continuità (Ups) o sistema di continuità è un’unità elettrica che fornisce energia e offre un backup dell’alimentazione di emergenza. Il motivo per cui il sistema Ups si rivela essenziale è che la rete elettrica può essere in qualche modo inaffidabile, con problemi come picchi e cali di tensione, o totale interruzione. I gruppi di continuità forniscono quindi una protezione istantanea dalle interruzioni dell’alimentazione di ingresso utilizzando l’energia immagazzinata nelle batterie. Gli ospedali, operativi h24, sono così chiamati a rispondere a elevatissimi standard di sicurezza poiché una semplice interruzione di corrente può anche trasformarsi in una tragedia. La tolleranza, dunque, nei confronti delle interruzioni dell’erogazione dell’energia elettrica negli ambienti sanitari è pari allo zero, soprattutto a Vibo Valentia, città che – in tal senso – porta la cicatrice indelebile della morte della 16enne di Vibo Marina, Federica Monteleone, deceduta nel gennaio 2007 proprio dopo un black-out nella sala operatoria dell’ospedale “Jazzolino” durante un intervento di appendicectomia.
Gli Ups da sostituire nei presidi ospedalieri del Vibonese
Presso lo “Jazzolino” di Vibo Valentia
Il responsabile unico del progetto è il geometra Angelo Mendicino in forza presso l’U.O. Gestione Tecnico Patrimoniale dell’Asp. Quanto all’importo totale complessivo dell’intervento, la cifra è di euro 572.186,17.
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