Vibo, al reparto di Pediatria arriva lo specialista in Neuropsichiatria infantile
Il dirigente medico sarà assunto a tempo indeterminato e prenderà servizio dal primo febbraio. Sulla necessità di individuare la figura di tale professionista si era a lungo battuto anche il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo
Dal prossimo primo febbraio il reparto di Pediatria e Neonatologia dell’ospedale “Jazzolino” di Vibo Valentia avrà finalmente uno specialista in Neuropsichiatria infantile. L’Azienda sanitaria provinciale ha infatti assunto, a tempo pieno e indeterminato, la dottoressa Concettina Versace, specializzata, appunto, nella branca della medicina che si occupa dello sviluppo neuropsichico e dei suoi disturbi, neurologici o psichici nel bambino e che prevede la presa in carico di patologie neurologiche e psichiatriche del bambino, di origine ereditaria o acquisita dall’ambiente esterno, che compromettono i processi di maturazione dell’individuo e di sviluppo dell’area motoria, sensoriale, linguistica, intellettiva e relazionale. Circa un anno fa, Il direttore della Struttura Complessa di Pediatria e Neonatologia dell’ospedale “Jazzolino”, ha manifestato la necessità di procedere al reclutamento di un dirigente medico specialista in Neuropsichiatria infantile, così da contrastare il frequente esodo sanitario che si registra nella terapia e cura di patologie ricomprese nella suddetta branca di medicina. Pertanto, il Management Aziendale, accogliendo la richiesta, ha proceduto all’indizione del concorso pubblico per la copertura a tempo pieno e indeterminato di un posto di dirigente medico – Disciplina di Neuropsichiatria infantile.
Il problema relativo alla carenza di uno specialista in un Dipartimento così importante, è stato più volte affrontato dal consigliere regionale Antonio Lo Schiavo, presidente del Gruppo misto – Liberamente progressisti, il quale si è a lungo battuto, attraverso interventi a mezzo stampa e interrogazioni consiliari nonché interlocuzioni dirette con il management aziendale, ritenendola «una giusta battaglia a favore della sanità vibonese e soprattutto a favore delle innumerevoli famiglie costrette ad estenuanti viaggi della speranza fuori regione. L’emigrazione sanitaria dalla Calabria, – aveva già affermato il consigliere regionale – e in particolare l’impatto della migrazione sanitaria medico-chirurgica e riabilitativa dei bambini, determina, com’è noto, costi economici, umani e sociali rilevanti. Le patologie motivo di ricovero sono prevalentemente riferite alle malattie neuro-psichiatriche che presuppongono l’assistenza presso una struttura ospedaliera con un valido reparto di Neuropsichiatria infantile. L’accordo tra la Regione Calabria e l’ospedale Bambino Gesù di Roma, non a caso, testimonia in maniera lampante la portata di questo fenomeno avendo nel tempo (secondo gli ultimi dati disponibili) registrato l’accesso di oltre 7. 500 bambini calabresi che hanno raggiunto la Capitale per cure mediche. È evidente che l’implementazione di ulteriori servizi sanitari sul territorio regionale, così come previsto avvenga anche nella nuova Azienda Dulbecco di Catanzaro con l’attivazione di un polo pediatrico comprensivo di un nuovo reparto di neuropsichiatria infantile, dunque, non può che incidere positivamente sul contenimento di questo triste fenomeno. Tornando allo Jazzolino di Vibo Valentia, – concludeva Lo Schiavo già all’indizione del bando – l’ampia utenza di fascia pediatrica che potrebbe ricorrere al reparto di Pediatria con riferimento a patologie sia neuropsichiatriche infantili che neurologiche pediatriche, così come la presenza di alcuni sofisticati strumenti di accertamento diagnostico recentemente acquistati, richiedevano necessariamente l’individuazione di una figura medica specialistica in questo campo».
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