Esclusione di Vibo per l’elisoccorso notturno, la Pro loco: «Si utilizzi la piazzola atterraggio del porto»
Il sodalizio di Vibo Marina sollecita l’interessamento della politica: «La gestione delle emergenze è fondamentale per la tutela della salute in un territorio già privo di molti servizi essenziali in campo sanitario»
In merito all’esclusione delle province di Vibo e Crotone dal piano regionale per l’elisoccorso notturno sono state recentemente avanzate delle riserve da parte del dirigente Pd Luigi Tassone che non ha esitato a stigmatizzare le scelte della Regione con cui sono state programmate undici piazzole di atterraggio prevedendone due a Catanzaro e Cosenza e una rispettivamente a Reggio Calabria, Castrovillari, Cetraro, Lamezia Terme, Paola, Praia a Mare, Rossano, ma nessuna per Vibo e Crotone. Si tratta di una scelta che suscita non poche perplessità in quanto le due province rimangono prive di aree autorizzate all’atterraggio notturno o in condizioni meteo avverse. Sull’argomento si registra ora un intervento della Pro Loco di Vibo Marina che avanza il suggerimento di utilizzare, per la provincia vibonese, la piazzola di atterraggio presente sul porto, già in passato utilizzata per l’elisoccorso dimostrandosi pienamente adeguata allo scopo. «La gestione delle emergenze è fondamentale per la tutela della salute – viene evidenziato dall’associazione aps – in special modo in un territorio già privo di molti servizi essenziali in campo sanitario. Esiste già un’area idonea per l’atterraggio notturno sulla banchina Fiume dell’infrastruttura portuale vibonese. La piazzola d’atterraggio esistente consente un accesso sicuro dal mare in quanto sempre super illuminata dalle torri-faro del porto e sotto il controllo h24 della sala operativa della Capitaneria di Porto, che lavora in collaborazione per l’emergenza con l’aeroporto di Lamezia Terme. Si tratta di un’elisuperficie già utilizzata in più occasioni per la gestione delle emergenze e che consente facilità di atterraggio-decollo dal mare anche in condizioni meteorologiche avverse. Il piano regionale per l’individuazione di elisuperficie abilitate al volo notturno va sicuramente integrato inserendo anche il territorio vibonese, escluso dal blocco delle undici aree previste, per cui sarebbe auspicabile un intervento in tale direzione da parte della politica, degli amministratori locali e regionali e dei parlamentari».
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