domenica,Febbraio 16 2025

Ospedale Vibo, l’Asp istituisce l’osservazione breve intensiva pediatrica

Delibera del commissario Battistini. Si punta a migliorare «la qualità e la sicurezza dell'assistenza e delle cure erogate in Pronto soccorso evitando ricoveri inappropriati nei reparti di degenza»

Ospedale Vibo, l’Asp istituisce l’osservazione breve intensiva pediatrica

Con apposita delibera, il commissario straordinario dell’Asp di Vibo Valentia, Antonio Battistini ha istituito l’osservazione breve intensiva pediatrica all’interno dei reparti di Pediatria e neonatologia dell’ospedale cittadino. Sarà dotata di due posti letto provvisti di monitor e di tutti i presidi per l’assistenza. L’iniziativa, viene specificato nell’atto, rientra tra gli obiettivi della direzione dell’Azienda sanitaria provinciale che si è prefissata di attivare il servizio in via sperimentale: «Si punta a migliorare la qualità e la sicurezza dell’assistenza e delle cure erogate in Pronto soccorso evitando ricoveri inappropriati nei reparti di degenza; mantenere un livello assistenziale ed organizzativo continuo ed elevato tale da garantire visite, ammissioni e dimissioni tempestive e accedere a indagini diagnostico-strumentali in maniera continuativa nelle 24 ore». Fin dalla premessa, il commissario Battistini fa rilevare: «La domanda di emergenza urgenza in età pediatrica presenta alcune caratteristiche cliniche, epidemiologiche e sociali peculiari che richiedono risposte specifiche. La diversità del bambino si caratterizza non soltanto per l’anatomia, ma anche per la fisiologia e la fisiopatologia, la psicologia e per le modalità di comunicazione/relazione». Risulta infatti estremamente difficoltoso «ottenere un’anamnesi accurata ed eseguire un esame obiettivo accurato». In più, per i sanitari, vi è la necessità «di porsi in modo non invasivo durante la visita, privilegiando inizialmente l’osservazione. Si evidenziano inoltre pratiche a volte lunghe e complesse per ottenere un accesso venoso stabile nel bambino più piccolo, nonchè la necessità di disporre di condizioni logistiche funzionali a garantire la presenza costante dei genitori».

L’ingresso del Pronto soccorso dell’ospedale di Vibo

Come si specifica nella delibera, «la catena della sopravvivenza (prevenzione, rianimazione cardiopolmonare, allarme precoce e trattamento avanzato), che sintetizza il miglior approccio al paziente compromesso, presenta in età pediatrica delle peculiarità, da cui emerge l’importanza della sequenzialità e della precocità degli interventi, vista la rapidità d’evoluzione dei quadri clinici, sia in termini di aggravamento che di miglioramento, in risposta ad un trattamento efficace. Trascurare uno degli anelli della catena riduce decisamente le possibilità di sopravvivenza». Con l’osservazione breve intensiva pediatrica si cerca di «dare priorità al percorso facilitato che riduca al minor tempo possibile la permanenza dei bambini all’interno del Pronto soccorso e, ancor di più, possa essere per loro stessi facilitata la fase di transito». In più circostanze, dal 2018 al 2020, il direttore della soc Pediatria e neonatologia aveva presentato la richiesta di attivazione della Obip, con lo scopo di «definire le modalità operative ed organizzative necessarie per l’attivazione della stessa con aggiunta al personale già in forze presso il reparto». Sei gli infermieri necessari per garantire l’assistenza.

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