lunedì,Novembre 25 2024

Black out all’ospedale di Tropea nel reparto di Dialisi, vibrata protesta da parte dei pazienti

Dializzati sul piede di guerra: «Denunceremo tutto alla Procura di Vibo. Il presidio sta morendo». Funziona solo il macchinario dedicato all'osmosi, mentre si attende ancora un elettricista

Black out all’ospedale di Tropea nel reparto di Dialisi, vibrata protesta da parte dei pazienti
Pazienti in attesa all’ospedale di Tropea

«Da ieri sera in tutto il reparto di Dialisi manca la corrente elettrica e stamane noi pazienti stiamo attendendo invano di poter effettuare il servizio di dialisi. Attesa inutile, specie per alcuni di noi che non dializzano da venerdì, dal momento che nessun elettricista è ancora sopraggiunto per verificare e ripristinare il guasto. Soltanto il macchinario dedicato all’osmosi funziona. La nostra preoccupazione è che qualcuno di noi possa sentirsi male e andare a finire in Pronto soccorso, vista la grave situazione». Questo lo stato di forte disagio che da stamane stanno purtroppo vivendo una trentina di pazienti del reparto Dialisi dell’ospedale di Tropea. «Siamo seduti in attesa che l’Asp faccia intervenire un tecnico per risolvere una situazione che spesso si ripropone e che grava solamente sulla nostra salute. La vita è una sola anche per noi e vogliamo lottare per essa e difendere i nostri diritti fino in fondo» sottolineano esasperati alcuni di loro.

La tensione, che da stamani si taglia a fette in reparto «dal momento che molti, dopo il lungo periodo, attendono con urgenza il nuovo ciclo di terapia», sta per esplodere in protesta: «Ci rivolgiamo alla Procura della Repubblica di Vibo Valentia – spiegano i pazienti -, per denunciare una situazione vergognosa e scandalosa, altrimenti sottaciuta da troppo tempo e che non deve assolutamente più esistere, tanto meno all’interno di un ospedale come il nostro. Denunceremo tutto – hanno rimarcato – dando maggior peso specialmente al mancato rimpiazzo di personale andato in pensione. Questo continuo depauperamento del personale medico, e strutturale in generale, lascia noi pazienti alla “speranza di Dio”. Non ci sono neppure gli elettricisti per intervenire con tempestività nelle situazioni di emergenza. Questo presidio sta morendo e stiamo morendo anche noi per i gravi disservizi. Possiamo contare solamente sui nostri angeli, vale a dire gli infermieri in forze al reparto che vanno ben oltre le loro mansioni ordinarie e ci supportano e assistono al meglio, ma questo è un loro merito umano personale che nulla c’entra con l’Asp di Vibo, non sgravata dalle proprie responsabilità». La mancanza di corrente nel reparto, inoltre, «pesa tantissimo anche sul Piano di “Dialisi-vacanza” che da anni si effettua presso l’ospedale di Tropea. Se saltano i turni e tutti ci accavalliamo, come va a finire? Ci faranno andare lontano, per l’ennesima volta, e agli orari più impossibili, con il rischio che qualcuno abbia ulteriori disagi o, peggio, abbia necessità del Pronto soccorso per scamparla. Pretendiamo, come cittadini contribuenti, residenti e soprattutto pazienti, che l’ospedale di Tropea funzioni, senza “sé” e senza “ma” e per questo siamo pronti fin da subito a dare battaglia per garantire a tutti il diritto alla salute».

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