Vibo, nuova protesta per la sanità davanti allo Jazzolino: «Qui diritto alla salute mortificato» – Video
Nuova manifestazione dell'Osservatorio civico città attiva, partecipata anche dal sindacato Usb, altri movimenti locali e attivisti provenienti pure dal Reggino
Continuano a Vibo Valentia le proteste contro una sanità sempre più carente e per vedersi finalmente riconosciuto il diritto alla salute. Su questo solco, l’Osservatorio civico città attiva questa mattina ha dato vita alla quarta mobilitazione, che si è tenuta davanti all’ospedale Jazzolino e ha ricevuto il sostegno del sindacato Usb, di altri movimenti cittadini e di attivisti giunti anche dal Reggino. Al centro della rivendicazione c’è sempre la qualità dei servizi erogati dal nosocomio di Vibo e l’interminabile attesa della realizzazione della nuova struttura ospedaliera la cui prima pietra venne posata circa 20 anni or sono in località Cocari. Ma è tutto il sistema della sanità nel territorio provinciale, con le criticità di sempre (le carenze strutturali e d’organico soprattutto), a finire nel mirino dei contestatori. «L’ospedale di Vibo, così come tutti gli ospedali calabresi, soffre soprattutto una carenza di personale e di mezzi che sta producendo un forte depauperamento della possibilità di cura», afferma Vittorio Sacco dell’Usb regionale. «Come sindacato siamo al fianco dei comitati in lotta ma puntiamo anche ad avvicinare i lavoratori ai pazienti, perché molto spesso la giusta rabbia di chi non riesce ad aver accesso alle cure viene riversata sui lavoratori. Ma non bisogna dimenticare che chi lavora sta facendo sforzi immani ed è sottoposto a turni massacranti: quasi nessuno degli ospedali calabresi rispetta il contratto collettivo di lavoro in relazione ai riposi, perché non c’è personale». Quindi Sacco chiede «che finisca immediatamente il commissariamento della sanità calabrese, che si assuma nuova forza lavoro, che vengano potenziati i posti letto ed aperte nuove unità di Pronta emergenza, in particolare nel periodo estivo. Nella bella stagione la popolazione calabrese decuplicherà, per questo è necessario un aumento del personale sanitario e dei mezzi necessari. Non chiediamo la Luna – conclude Sacco – ma il rispetto dell’art. 32 della Costituzione sul diritto alla salute». Continua a leggere su LaC News24
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