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Pronto soccorso Vibo, non si ferma la ricerca di medici: si apre anche a chi è già in pensione

L'ultimo avviso pubblico è andato deserto e l'Asp ha deciso di riaprire i termini per la presentazione delle domande. E intanto si va avanti con le prestazioni aggiuntive

Pronto soccorso Vibo, non si ferma la ricerca di medici: si apre anche a chi è già in pensione
L'interno del Pronto soccorso di Vibo

È andato deserto l’ultimo avviso di selezione finalizzato a trovare tre medici da impiegare in Pronto soccorso, ragion per cui a poco più di un mese di distanza dalla pubblicazione l’Asp di Vibo Valentia ha deciso di riaprire i termini per la presentazione delle domande. A fine aprile l’unico candidato risultato idoneo ha successivamente rinunciato all’incarico, e si riparte dunque con la ricerca. Una ricerca che va avanti ormai da tempo e che non si è potuta fermare nemmeno dopo il concorso per la copertura a tempo pieno ed indeterminato di tre posti di dirigente medico specialista in Chirurgia e Medicina di accettazione e di urgenza, le cui procedure si sono concluse a fine marzo. I medici continuano a mancare, il carico di lavoro nei Pronto soccorso è tanto ed è necessario «garantire ed assicurare i livelli essenziali di assistenza», scrive l’Asp. Da qui la riapertura dei termini dell’ennesimo avviso pubblico.

Cosa prevede l’avviso dell’Asp

L’ingresso del Pronto soccorso dell’ospedale di Vibo

Oggetto dell’avviso è il conferimento di incarichi libero professionali a tempo determinato, nella disciplina di Medicina e Chirurgia di accettazione ed urgenza, o in disciplina affine o equipollente. È rivolto dunque a medici già specializzati ed è allargato anche a quelli in quiescenza.

«Il professionista – è spiegato nell’avviso dell’Asp – dovrà svolgere la propria attività mediante accessi presso le strutture aziendali, ospedaliere e/o territoriali. Il numero e la durata degli accesi saranno concordati in base alle esigenze rilevate dal direttore della Struttura interessata e alle disponibilità del professionista incaricato. Per ogni ora di attività prestata, al professionista verrà erogato il compenso lordo di € 85,00 oltre rimborso spese. L’incarico avrà durata di sei mesi, eventualmente prorogabili per ulteriori sei mesi, ferma restando la possibilità di conclusione anticipata del rapporto in caso di assunzione di medici specialisti in numero sufficiente a garantire l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza o in seguito all’adozione, qualora possibile, di misure riorganizzative conseguenti alle carenze di organico».

Prestazioni aggiuntive prorogate

Intanto per far fronte alla carenza di medici e garantire livelli assistenziali oltre a una regolare turnistica, si continua a ricorrere alle prestazioni aggiuntive. Nei giorni scorsi l’Azienda sanitaria provinciale le ha prorogate fino al 31 dicembre. Tali attività aggiuntive, da rendersi fuori dall’orario di servizio istituzionale in regime di attività libero-professionale, saranno così remunerate: nel Pronto soccorso di Vibo (dove il carico di lavoro è maggiore) 100 euro all’ora, a Serra San Bruno e Tropea 80 euro. Inoltre per il S.E.U. 118 previsti 80 euro all’ora, mentre per Anestesia e Rianimazione 100 euro.

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Asp di Vibo alle prese con la carenza di personale: prorogate attività aggiuntive

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