Sanità nel Vibonese, De Pinto (Lega): «Lo Jazzolino è una struttura fatiscente per colpa dei politici»
Il segretario provinciale del partito non risparmia frecciatine anche su alcuni medici "aspiranti politici"
Il segretario provinciale De Pinto chiama a raccolta gli altri partiti e associazioni del territorio per far fronte alla “disastrosa condizione sanitaria” di Vibo Valentia e provincia. “Anni di silenzi in questa sanità vibonese con ospedali del tutto smantellati o chiusi. Prendiamo ad esempio il presidio ospedaliero di Serra San Bruno o di Tropea”. Inizia così il duro sfogo del leader provinciale della Lega contro “l’incapacita’ assoluta da parte della politica, da sinistra e destra nessuno escluso, che ha comportato questa dura situazione emergenziale”. Parole dure quelle della Lega ma “necessarie per prendere atto pubblicamente contro chi da troppo tempo mal governa un settore così delicato. Rivendicare il diritto alla sanità uguale su tutto il territorio nazionale è una priorità. Noi non guardiamo in faccia nessuno, nemmeno i tanti critici su chi abbina la parola Lega al concetto di autonomia differenziata, pensando erroneamente che, possa condurre ad una situazione assai peggiore di quella già verificatasi”. Il segretario provinciale del partito fa inoltre rimando alla sua ultima esperienza al Pronto soccorso di Vibo “al limite del micidiale.”. “Entro alle 14:30 al Pronto soccorso per delle lastre al piede ed esco alle 20:00 di sera. Mi rimandano a casa e mi dicono di ritornare il giorno dopo. Dopo una giornata di attesa non vi era ancora nessuno capace di darmi i giorni di infortunio. Una sola dottoressa presente, la quale, non ha colpe nel dover gestire da sola così tanti pazienti ed allo stesso tempo occuparsi della sala operatoria quando viene chiamata. Senza visita ambulatoriale non potevano assegnarmi i giorni di infortunio ma allo stesso tempo sono stato ore e ore in attesa senza nessuna visita ortopedica. Gli utenti presenti – prosegue – erano tutti infuriati e comprendo che quella che a me sembra un giorno di ordinaria follia altro non è che la normalità all’interno dell’ospedale di Vibo Valentia. Una insensibilità politica davanti a perenni proclami”. [Continua in basso]
Per De Pinto si assiste solo ad annunci. “L’esempio più lampante è quello del nuovo ospedale di Vibo Valentia. Da circa 20 anni si alternano governi di centrodestra e centrosinistra e siamo ancora alla prima pietra. Il capogruppo in Consiglio regionale di Forza Italia, Michele Comito, ha dichiarato con cauto ottimismo che si procederà entro breve alla consegna dei lavori. Nonostante anche le rassicurazioni del sindaco Maria Limardo che, a dicembre, nel corso di una riunione della Conferenza dei sindaci sulla Sanità, annunciava l’avvio dei lavori entro dicembre o al massimo agli inizi di gennaio 2023, ora ci ritroviamo già a maggio. Ci auguriamo tutti -segnala ancora il segretario provinciale – che ci sia davvero l’interesse di portare avanti la buona sanità anche da parte di Roberto Occhiuto nel nostro territorio perché pure noi di Vibo meritiamo un ospedale quanto meno sufficiente quasi quanto lo è “l’ Annunziata” di Cosenza. Non è un caso che, ormai tanti cittadini vanno a protestare ogni ultimo venerdì del mese sotto la sede dell’ Asp con dei flash mob sul diritto negato ad una sanità più omogenea per tutti. Vorrei rimarcare il concetto che i dottori è meglio facciano i dottori piuttosto che gli aspiranti politici. È proprio la politica che ha portato lo Jazzolino a divenire un presidio fatiscente. Il centrosinistra tende a dare la totale colpa di tutto ciò all’ autonomia differenziata non capendo che in parte è anche colpa della loro mancata efficienza nel loro apporto politico altrettanto insufficiente quanto quello del ventennio di centrodestra. Una politica che continua a vivere di soli proclami senza apportare nulla di buono”.
L’appello. “Vorremmo lanciare noi della Lega un appello ai partiti e alle associazioni presenti sul territorio per unirci e tentare di creare un tavolo di confronto. La sanità per noi non è un diritto “negoziabile” appresso alle coalizioni politiche. Chiediamo una sanità equa e valida ovunque perché noi di Vibo meritiamo le stesse possibilità di curarci di qualsiasi cittadino che abita nel Veneto o in Friuli. Siamo veramente stufi di ritrovarci “indirizzati” verso una sanità quasi del tutto “privatizzata” per fare fronte ai nostri problemi di salute. Continue promesse e rinvii senza un briciolo di cambiamento per migliorare. È ora di dire basta, serve un cambio di rotta urgente!”.
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