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Vibo, Asp alle prese con cause giudiziarie milionarie

La relazione dell’Ufficio legale dell'Azienda sanitaria provinciale sulle situazioni pendenti degli ultimi venti anni

Vibo, Asp alle prese con cause giudiziarie milionarie
La sede dell'Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia

Cifre da capogiro caratterizzano l’elenco delle cause ancora pendenti che vanno dal 2001 al 2022 per le valutazioni di competenza in ordine al fondo rischi e oneri dei relativi Bilancio di esercizio. È quanto emerge dalla relazione dell’ufficio contenzioso contenuta nel Bilancio 2022 dell’Azienda sanitaria provinciale in cui vengono riportate tutte le voci sui vari contenziosi a cui l’Asp è esposta e, che, in alcuni casi sono anche di rilevante entità. Dalla delibera è possibile apprendere che alla data del 31 dicembre scorso risultano pendenti ben 609 giudizi per un controvalore di 118 milioni di euro. Una somma decisamente importante e soggetta a riduzioni in caso di sentenze favorevoli. La relazione eseguita tenendo conto dei principi contabili in materia e delle valutazioni già espletate dai precedenti responsabili dell’Ufficio, è stata messa a punto operando una valutazione prudenziale delle somme rivendicate dai vari soggetti agenti in considerazione delle domande risarcitorie presentate e questo per evitare i dubbi sull’esposizione teorica complessiva dell’Azienda derivanti dalla mancata indicazione negli atti introduttivi del valore della controversia, che diventa così indeterminabile. [Continua in basso]

Dunque, alla data del 31 dicembre 2022 risultano ancora pendenti nei confronti dell’Azienda sanitaria provinciale 609 giudizi per un controvalore pari a 118,6 milioni di euro. I giudizi introdotti nel corso del 2022 sono 91, per un importo di 4,45 milioni; quelli totalmente o parzialmente privi di copertura assicurativa sono 10 con richieste di risarcimento danni determinata pari a 781mila euro ai quali devono essere aggiunte le somme relative alle controversie di valore indeterminato. Dalla relazione si evince ancora che con un apprezzamento prudente il rischio soccombenza nel triennio 2023/2025 può essere stimato, applicando i criteri sopra esposti, intorno a 13 milioni di euro circa. A queste somme vanno ricomprese anche quelle da accantonare per liquidazione di competenze professionali per i dirigenti avvocati. Le cause civili pendenti sono 329 per un importo pari a 94,6 milioni di euro relativamente ai giudizi determinati, mentre i contenziosi di valore indeterminato sono 20. Quelli introdotti nel 2022 sono 37 per un importo di 3,4 milioni di euro e le cause  dirette a ottenere il risarcimento dei danni per responsabilità professionale sono 10, per un controvalore stimato di 67,5 milioni, tenendo in considerazione solo le cause di valore determinato. Le richieste giudiziali di risarcimento per colpa professionale notificate nel corso del 2022 sono 20, tutte con copertura assicurativa e, dunque, dopo una esposizione massima virtuale pari a 150mila euro per singolo sinistro. La criticità maggiore in termini di incidenza sul Bilancio e sul fondo rischi è rappresentata dalla liquidazione coatta amministrativa della Compagnia “Faro Assicurazioni” che avrebbe dovuto manlevare l’Asp per i sinistri denunciati nel periodo 2008-2011. Va, pertanto, preventivato nel biennio 2023-2025 un esborso pari a circa 7 milioni di euro in relazione ai giudizi, privi di copertura assicurativa, per i quali le risultanze istruttorie (Ctu depositate) o le sentenze non ancora suscettibili di impugnazione, sono sfavorevoli per l’Azienda anche in considerazione che allo stato si paventa l’autogestione delle aziende sanitarie relativamente alla copertura assicurativa “Aon”.

Andiamo ai contenziosi. Contenzioso del personale: risultano ancora pendenti 218 giudizi per varie causali, per un controvalore pari a 13,7 milioni di euro; nel 2022 sono stati introdotti 32 nuovi giudizi per un totale di quasi 213 milioni calcolando il valore determinato mentre le cause di valore indeterminato sono 25. Si conferma la quantificazione dell’esposizione massima teorica dell’Azienda in circa 3 milioni di euro e si può preventivare, nel triennio 2023-2025, un esborso di circa 2 milioni di euro in relazione ai giudizi intentati dal personale dipendente. Contenzioso delle strutture private: risultano pendenti 31 giudizi proposti dalle strutture private accreditate per il pagamento delle prestazioni erogate, per un controvalore di 8 milioni di euro; nel 2022 è stato introdotto solo un nuovo giudizio con richiesta pari a 386mila euro. Considerato che per alcune cause sono già state corrisposte dall’Azienda somme rientranti nel tetto di spesa assegnato e che altre si sono concluse con esito positivo ed hanno scarsa possibilità di accoglimento in virtù di precedenti giurisprudenziali favorevoli, l’importo del contenzioso reale stimato ammonta a 8 milioni, cioè all’intera somma del pagamento delle prestazioni avanzate dalle strutture private. Nel triennio 2023-2025 è dunque prudente ipotizzare un esborso di 2 milioni di euro che potrebbe anche risultare minore ove le relative fatture fossero già state contabilizzate nei Bilanci aziendali di riferimento.

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