Ospedale Serra: sale operatorie «tra le più attrezzate» mai entrate in funzione
Il sindaco Barillari e il suo monito via social: «Bisogna riaprirle». Il nuovo piano varato dall’Asp e inviato al presidente Occhiuto riapre (forse) alla speranza
«Bisogna riaprire le sale operatorie dell’ospedale San Bruno». Perentorio il sindaco di Serra San Bruno Alfredo Barillari, che affida ai social il suo monito urbi et orbi. «Come sapete, l’ospedale di Serra ha alcune delle sale operatorie più attrezzate della regione, che sono state inaugurate nel 2008 ma non sono mai entrate in funzione – spiega il primo cittadino – La costruzione di queste sale operatorie è costata circa 850.000 euro, una cifra importante che non può essere sprecata. Perché di questo si tratta: uno spreco di denaro pubblico che all’epoca è coinciso con la chiusura del reparto di Ginecologia». [Continua in basso]
Barillari si mostra determinato: «Abbiamo la responsabilità di garantire ai nostri cittadini il miglior servizio sanitario possibile e dobbiamo sfruttare al meglio le risorse a nostra disposizione. Per questo motivo, ho da tempo richiesto l’implementazione dell’offerta chirurgica con le figure mediche e lo staff necessario per garantire interventi con ricovero in Day e Week surgery (ad esempio ernie e colicisti)». E ancora: «A tal proposito, lunedì scorso, dopo un ulteriore incontro con la dirigenza dell’Asp, nell’atto aziendale inviato al presidente Occhiuto sono stati inseriti dieci posti di Week surgery. Questo servizio permetterebbe di specializzare la nostra struttura ospedaliera e diminuire l’afflusso di pazienti presso altri presidi».
Chiosa, dunque, Barillari: «Siamo pronti ad agire per far sì che queste sale operatorie vengano finalmente utilizzate per il bene della nostra comunità e dell’intero territorio. Con impegno e serietà, faremo tutto il possibile per garantire un ulteriore servizio ai nostri cittadini: dopo 20 anni di chiusure e privazioni, è ora di invertire la rotta».
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