Serra, il “Comitato San Bruno”: «Dal commissario Giuliano poca chiarezza»
L'ospedale della cittadina montana sempre più al centro di dibattiti. Gli attivisti per la tutela del presidio sanitario si dicono disponibili a un confronto con i vertici dell'Asp
«Il commissario Giuseppe Giuliano vuol far passare come potenziamento l’istituzione di un dipartimento funzionale inter-aziendale post-acuzie e riabilitazione (probabilmente dieci posti letto), quando la rete ospedaliera vigente prevede per l’ospedale di Serra San Bruno un reparto di riabilitazione struttura complessa con venti posti letto». Così il “Comitato San Bruno” a margine delle dichiarazioni del commissario dell’Asp, Giuseppe Giuliano il quale, dopo la protesta dei giorni scorsi, ha dichiarato: «Non si riescono a comprendere i motivi della protesta del “Comitato San Bruno” contro l’adozione del nuovo Atto aziendale da parte dell’Asp di Vibo Valentia». [Continua in basso]
«Non chiarisce – proseguono gli esponenti del comitato – dove andranno a finire i venti posti letto di lungodegenza previsti sempre nella rete ospedaliera; non parla, o meglio non dice, a differenza di quanto affermatoci dal dipartimento regionale, in merito all’incremento della chirurgia e dell’intenzione del presidente Roberto Occhiuto di utilizzare al meglio le sale operatorie attualmente esistenti all’interno del presidio; nessun riferimento all’allocazione della casa della comunità, se questa avverrà all’interno o all’esterno dell’ospedale, perché questo è un elemento fondamentale per il potenziamento o il ridimensionamento dell’ospedale; perché un conto – aggiungono – è fare una programmazione con un intero piano del nosocomio libero, dove si possono allocare tranquillamente reparti ed ambulatori (previsti dalla rete ospedaliera), un conto è fare una programmazione diversa tenendo conto del fatto che un intero piano del nosocomio verrebbe occupato dalla casa della comunità. Il comitato è disponibile, anzi ansioso, al confronto con il commissario Giuliano ribadendo che non ha altri fini se non quello del miglioramento e del potenziamento dell’ospedale San Bruno e della medicina territoriale del comprensorio, a tal ragione il comitato nulla chiede se non quanto previsto dalla vigente organizzazione della rete ospedaliera. Il comitato – conclude la nota – è disponibilissimo ad accogliere miglioramenti per quanto riguarda nuovi servizi e nuovi reparti, ma non barattare nuovi reparti o nuovi servizi a discapito di quelli già previsti».
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