Ospedale di Tropea: Mammoliti interviene sulla sospensione del servizio di chemioterapia
Interrogazione del consigliere regionale in merito allo stop alle cure dovuto all'assenza per malattia dell'unico medico anestesista in servizio
In merito alla sospensione del Servizio di Chemioterapia nell’Ospedale di Tropea, il consigliere regionale Raffaele Mammoliti ha inviato un’interrogazione con richiesta di risposta immediata al Presidente del Consiglio regionale della Calabria Filippo Mancuso: «Premesso che da informazioni di stampa si apprende che, da circa dieci giorni – scrive Mammoliti – nell’Ospedale di Tropea i pazienti oncologici non possono essere sottoposti ai trattamenti chemioterapici perché l’unico medico anestesista-rianimatore in servizio è in malattia. Stando a quanto è stato dichiarato alla stampa da Maria Grazia Arena, responsabile dell’Unità di Oncologia, lo svolgimento delle sedute di chemioterapia richiederebbe la necessaria ed indispensabile presenza di un medico anestesista-rianimatore in quanto si tratterebbe di cure nel corso delle quali sarebbe altamente facile e probabile l’insorgenza, nei pazienti, di gravissime crisi respiratorie e/o cardiologiche e/o di reazioni allergiche. Pertanto, la totale mancanza, in loco, di medici specializzati in anestesia e rianimazione sarebbe sufficiente a giustificare la sospensione del Servizio di Chemioterapia al fine di scongiurare gravi rischi per la salute dei pazienti oncologici». [Continua in basso]
«Se dubbia e dibattuta è, all’interno dell’Ospedale di Tropea, la questione se sia o meno necessaria la presenza di un medico anestesista-rianimatore nel corso di una seduta chemioterapica – prosegue ancora il consigliere regionale – certe sono, invece, le conseguenze derivate dalla sospensione, tuttora in atto, del relativo servizio: danni, il più delle volte irreparabili ed irreversibili, a carico della salute, già di per sé molto precaria, degli ammalati oncologici». Alla luce di ciò Raffaele Mammoliti «interroga il Presidente della Giunta regionale, anche nella sua qualità di Commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario della Regione Calabria, per sapere quali utili ed urgenti provvedimenti si intendono adottare, nell’immediatezza – conclude – per garantire la ripresa, all’interno dell’Ospedale di Tropea, del Servizio di Chemioterapia in condizioni tali da non generare rischi né, tanto meno, arrecare danni, alla salute dei pazienti oncologici».