Guardia medica a Vibo Marina, la Pro loco: «Continui disservizi e cittadini esasperati»
Il sodalizio invita Asp e rappresentanti della politica a dare un segnale forte alla comunità costiera: «Persistono troppe criticità»
«Anche la Pro loco Aps, postazione civica e di legalità, è preoccupata per i notevoli disagi che la grande comunità marittimo-portuale di Vibo Marina e gli altri centri costieri, devono ogni giorno affrontare a causa della persistente mancanza di servizi pubblici essenziali tra cui scuole, servizi sanitari e sociali. Servizi presenti in realtà territoriali minori ove, evidentemente, vi è stata più comprensione e lungimiranza da parte della politica e delle amministrazioni locali». Lo riferisce il sodalizio, impegnato da anni sul fronte sociale e culturale. Al centro dell’intervento, i disservizi legati al tema “sanità”: «Vibo Marina in questo momento ha carenza di medici di famiglia (mmg), non ha più l’organizzazione dell’Afp (Aggregazione funzionale territoriale che almeno garantiva 12 ore diurne attive), non è stato avviato il Poliambulatorio specialistico gestito dall’Asp pur essendo stati indicati numerosi locali, non è stato ancora inserito nel piano delle Opere pubbliche comunali la costruzione di alcun edificio polifunzionale per i servizi, non è stata attiva la postazione per vaccinazione obbligatorie bambini ed anziani neanche poche ore al mese da anni deliberata». E ancora : «Non c’è postazione Suem 118 per emergenza anche quale raccordo per i servizi di emergenza a mare, si attende l’ottimizzazione turni festivi farmacie, da tempo è chiuso lo sportello del sociale per i servizi alla persona ed alla collettività. In più, non sembra sia stato destinato alla popolosa Vibo Marina (circa 10.000 abitanti) neanche un euro dei tanti fondi del Pnnr Salute mentre sarebbe stata utile una Casa di Comunità, senza che vi sia stato un sussulto da parte di rappresentanti Enti locali». [Continua in basso]
La Pro loco aggiunge: «I cittadini sono esasperati perché non possono usufruire con continuità del servizio di Guardia medica notturna e festiva nella postazione di Vibo Marina sita in via Emilia, ex asilo parrocchiale, per la mancanza di medici sufficienti a garantire la turnazione. Dovrebbero essere almeno quattro ma in realtà, a volte, sono solo tre o due i professionisti attivi, a cui dovremmo essere tutti riconoscenti. Non è colpa loro se i locali della Guardia medica notturna-festiva dell’Asp a volte restano chiusi e i cittadini devono recarsi al Pronto soccorso di Vibo -intasandolo – con problemi che potrebbero essere risolti da strutture di medicina territoriale».
La guardia medica, «è un servizio Asp che dovrebbe garantire- nelle fasce orarie non coperte dal medico di famiglia o dal pediatra- la continuità dell’assistenza medica per le prestazioni non differibili. Quando la Guardia medica notturna e festiva di Vibo Marina «per un qualsiasi motivo si presenta chiusa al pubblico, si potrebbe configurare “un’ interruzione di pubblico servizio” verso i bisogni di salute del cittadino, per il quale una Asp responsabile dovrebbe attivarsi al meglio, mentre le altre istituzioni competenti dovrebbero procedere autonomamente».
Non entrando nei dettagli sui motivi della carenza di sanitari, la Pro loco rimarca però l’inadeguatezza dei locali in cui i medici prestano servizio. Spazi che a giudizio del sodalizio necessitano urgente manutenzione. A cominciare dall’ingresso, sito nel retro della struttura, che risulta «scarsamente illuminato, privo di telecamere, insicuro per i professionisti ed i cittadini, con finestre e persiane rotte da tempo». L’invito, rivolto alle istituzioni, all’Asp, ai rappresentanti della politica è quello di rendere il centro costiero più «vivibile, accogliente, decoroso, moderno, con servizi pubblici efficienti».
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