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Sanità Vibonese, Barbuto: «Non è giusto giocare con la salute dei cittadini»

Per l'esponente di Liberamente Progressisti sul delicato tema «si assiste quotidianamente solo a pantomime politiche», mentre l'unico a interessarsi sarebbe il consigliere regionale Lo Schiavo

Sanità Vibonese, Barbuto: «Non è giusto giocare con la salute dei cittadini»
Sergio Barbuto

“Siamo alle solite pantomime politiche su un tema assai sensibile, quello dell’emergenza sanitaria del territorio vibonese. I proclami a cui assistiamo quotidianamente sulla sanità, sono ormai fuori tempo massimo. Giocare con la salute dei cittadini non è cosa giusta umanamente, eticamente e
moralmente. Oltretutto assistiamo inermi ai continui attacchi subiti dagli operatori sanitari che esercitano il proprio servizio, con difficoltà, visto il sottodimensionamento della pianta organica in tutti i reparti ed in ogni presidio ospedaliero della provincia”. Così l’esponente di Liberamente Progressisti, Sergio Barbuto, sulla situazione della sanità Vibonese. “Questo tema fondamentale, – ha proseguito – al di là delle semplici dichiarazioni sbandierate al vento sul “faremo questo o quello”, è stato riaperto con determinazione dal consigliere regionale del Gruppo misto Liberamente Progressisti Antonio Lo Schiavo, il quale, con dati precisi e puntuali, sembra essere l’unico che s’interessa della sanità vibonese a 360 gradi, sia in relazione al disagio che hanno i medici ospedalieri sia in relazione all’iter del nuovo presidio ospedaliero con un’interrogazione al presidente Occhiuto, presentata già nell’ottobre scorso”. [Continua in basso]

Sergio Barbuto ha evidenziato: “Da qui le risposte date in Consiglio regionale dallo stesso Occhiuto che non trovano oggi riscontri concreti, visto che non ci sono date certe, né sull’ultimazione dell’iter progettuale esecutivo né tantomeno sull’inizio dei lavori del corpo di fabbrica del nuovo Ospedale. Sono passati 25 anni dalla posa della prima pietra e dall’avvio dell’iter con le prime procedure d’esproprio dei terreni per pubblica utilità e l’approvazione del primo progetto esecutivo. Correva l’anno 1998. Tra un’approvazione e l’altra e tra un decreto e l’altro si arriva al 2007, anno in cui è stato sottoscritto l’Accordo di programma per la realizzazione dell’ospedale di Vibo Valentia, tra il ministero della Salute e la Regione Calabria. Con l’ordinanza del Commissario delegato, a maggio 2011, veniva poi approvato un altro progetto preliminare, che non è ovviamente lo stesso ratificato nel lontano ‘98, relativo alla realizzazione del nuovo ospedale; nel 2014 è stato sottoscritto il contratto di concessione dei servizi di supporto non sanitari nonché dei servizi commerciali compatibili con l’attività sanitaria; nel 2015 è stato sottoscritto il contratto di appalto, il nel luglio
2022 è stato approvato il progetto definitivo. Siamo giunti nel 2023 – ha concluso l’esponente di Liberamente Progressisti – e nulla sembra cambiare. Ci sono notizie riguardo la cantierizzazione, il sistema drenante, la localizzazione o le opere di sostegno? Bisogna cominciare a volare alto, la sanità rappresenta il nodo, con cui ogni Amministrazione locale e regionale si confronta e rende la propria azione incisiva: oggi tali enti non hanno saputo dare risposte concrete. Rispettate i tempi, ma soprattutto rispettate i cittadini”.

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