Riconvertire la struttura sanitaria di Pizzo in Casa di Comunità, la mozione domani in consiglio
Il sindaco Sergio Pititto non condivide la scelta della Regione Calabria di relegare l'ex ospedale napitino a centrale operativa territoriale
Domani pomeriggio, lunedì 9 gennaio, alle ore 16 si riunirà il consiglio comunale a Pizzo. All’ordine del giorno la mozione per la richiesta di destinazione a Casa della Comunità della struttura sanitaria napitina. In base al piano di riorganizzazione attuato dalla Regione Calabria grazie agli ingenti finanziamenti in arrivo dal PNRR, alla struttura di Pizzo è stato assegnato il ruolo di Centrale Operativa Territoriale (COT) così come a Nicotera. La stessa Regione ha individuato due Ospedali di Comunità: Tropea e Soriano e cinque Case di comunità a Filadelfia, Soriano, Mileto, Nicotera e Tropea. La progettazione di massima che accoglie le prime proposte giunte dalle Asp ma suscettibile di modifiche, non piace al sindaco di Pizzo Sergio Pititto. [Continua in basso]
«I Cot – spiega -non erogano prestazioni sanitarie alle persone. La comunità di Pizzo ha invece bisogno di servizi sanitari essenziali che solo le Case di Comunità possono garantire». La proposta del primo cittadino è quella di ridare dignità alla struttura sanitaria attraverso la realizzazione di «equipe multiprofessionali composte da medici di medicina generale e di continuità assistenziale, pediatri di libera scelta, specialisti ambulatoriali, infermieri, psicologi ed altre figure sanitarie e socio-sanitarie. L’obiettivo è quello di garantire la presenza medica ed infermieristica sette giorni su sette per garantire alla popolazione un punto di riferimento continuativo». Pizzo è il primo paese per numero di abitanti, dopo il capoluogo di provincia e tra i primi anche per estensione territoriale. «Riconvertire l’ex ospedale in Casa di Comunità – conclude Sergio Pititto – limiterebbe gli accessi al pronto soccorso dello Jazzolino».
Nei giorni scorsi il direttore sanitario aziendale Matteo Galletta ha effettuato un sopralluogo nella struttura che attualmente ospita il Sert, l’ufficio Ticket, la centrale operativa del 118, il servizio di vaccinazione, di prevenzione e la neuropsichiatria infantile, per rendersi conto di persona delle potenzialità della struttura. Al termine dell’ispezione il direttore sanitario si è impegnato a valutare la proposta avanzata dal sindaco.
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