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Sanità nel Vibonese, Lo Schiavo alla Regione: «Rispettare gli impegni presi. Qui c’è una vera emergenza»

Articolato intervento del consigliere regionale vibonese che indica le criticità da affrontare. A cominciare «da un serio e compiuto intervento sul principale presidio ospedaliero, lo Jazzolino». Quindi, ancora la richiesta del servizio di neuropsichiatria infantile e neurologia pediatrica

Sanità nel Vibonese, Lo Schiavo alla Regione: «Rispettare gli impegni presi. Qui c’è una vera emergenza»
Il Pronto soccorso di Vibo e Antonio Lo Schiavo

Sono tanti, troppi e anche di difficile soluzione i problemi che affliggono il territorio vibonese. Una provincia giovane, che spesso e volentieri si ritrova ultima nelle classifiche nazionali che contano e, ad oggi, priva di una visione concreta di sviluppo e con uno spopolamento che minaccia il futuro stesso di questo lembo di terra. Cosa fare allora da subito nel 2023?  Per il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo «nel 2023 la questione centrale per il Vibonese dovrà necessariamente essere concentrata sulla sanità del territorio e su mirati interventi che possano incidere e sostenere il sistema sanitario provinciale, con un unico grande faro: la tutela del diritto alla salute dei cittadini. Obiettivo, questo – aggiunge l’interessato alla nostra testata – che deve passare evidentemente dal superamento delle grandi criticità che affliggono il sistema. Quindi, dal potenziamento dell’organico; dagli interventi strutturali sui presidi esistenti; dalla progressione riguardo agli obiettivi del piano sanitario della Regione che vedono l’implementazione delle Case della salute e degli Ospedali di comunità; da un serio e compiuto intervento sul principale presidio ospedaliero, lo “Jazzolino”, per intervenire sui reparti a rischio chiusura e alleviare le difficoltà che ormai da troppo tempo si registrano all’interno del Pronto soccorso per carenza di medici». [Continua in basso]

«Reclamare con forza le giuste attenzioni e i necessari interventi»

La “Cittadella”, sede della Regione Calabria

In questi giorni di festività, il pensiero va inevitabilmente a quanti, per motivi di salute, si trovano ricoverati nei reparti ospedalieri e a coloro che, dall’altra parte della barricata, lavorano instancabilmente non far mancare loro assistenza e cura, in condizioni di oggettiva difficoltà. Lo Schiavo, chiede, pertanto, che «a loro venga rivolto ogni sforzo possibile, dal punto di vista sia politico che manageriale, per assicurare, da una parte, le migliori condizioni di degenza e cura e, dall’altra, garantire al personale la possibilità di operare in piena serenità, senza esasperarne le prestazioni con turni di lavoro massacranti. La sanità – sottolinea ancora il consigliere regionale – deve essere quindi la “madre di tutte le battaglie” per il 2023 nel Vibonese, e alla luce di un Bilancio regionale, approvato nei giorni scorsi, che destina proprio al comparto sanitario quasi il 70 per cento della spesa, la nostra provincia, attraverso la sua rappresentanza politica regionale, deve reclamare con forza le giuste attenzioni e i necessari interventi. Non possiamo certo permetterci il lusso di attendere la costruzione del nuovo ospedale né pensare che esso possa rappresentare la panacea di tutti mali in un territorio in cui il sistema sanitario è stato sistematicamente indebolito da scelte discutibili nonché soggetto a indebite ingerenze da parte di una classe politica che ha guardato più al tornaconto elettorale che agli interessi della collettività».

«Il momento di invertire la tendenza è proprio questo»

Per Lo Schiavo, dunque, «ci sono da colmare anni di ritardi ma il momento di invertire la tendenza è proprio questo, visto che la nostra regione sarà destinataria, nei mesi e negli anni a venire, di ingenti risorse comunitarie e statali che vedono proprio nel raggiungimento di obiettivi come i Livelli essenziali di assistenza i principali target. Allora la mia esortazione alla maggioranza che guida attualmente la Regione (e che ha lo stesso colore politico del Governo nazionale) è di non perdere altro tempo, affrontando con decisione il dossier sanitario calabrese non attraverso palliativi o soluzioni tampone ma strutturalmente, con oculatezza e responsabilità. Lo dobbiamo a tutti i cittadini calabresi che da troppo tempo subiscono condizioni ai limiti della tolleranza e sono costretti ad una forzata migrazione sanitaria che, peraltro, costa centinaia di milioni di euro l’anno alla nostra Regione». [Continua in basso]

«Non ci accontenteremo di risposte evasive»

Da esponente dell’opposizione in consiglio regionale, Lo Schiavo assicura che continuerà «ad assolvere al mio ruolo, pungolando la maggioranza e il presidente Occhiuto su questa che, come detto, considero una battaglia decisiva per il territorio. E sono sicuro che anche le altre forze di minoranza mi affiancheranno in questa direzione. E non ci accontenteremo di risposte evasive che arrivano alle tante interrogazioni che anche personalmente ho presentato sulla questione sanitaria vibonese, come l’ultima in cui ho chiesto chiarimenti sulla carenza di personale al Pronto soccorso di Vibo e in tutto il presidio ospedaliero. La giunta regionale – evidenzia ancora il rappresentante di Palazzo Campanella – il suo presidente Occhiuto, che è anche commissario alla sanità, rispettino gli impegni presi e ci mettano la faccia per porre rimedio a questa ormai conclamata emergenza». 

«Obiettivo già alla portata la neuropsichiatria infantile»

Sul piano degli obiettivi concreti, a parere dell’esponente politico, vi è uno che «finalmente è alla nostra portata e sul quale da tempo mi sto spendendo. Si tratta della realizzazione nel Vibonese di uno stabile servizio di neuropsichiatria infantile e neurologia pediatrica che possa alleviare le sofferenze che tante famiglie vivono perché costretti a recarsi fuori regione per assicurare cure e assistenza ai propri figli. Esiste già un’intesa di massima tra l’Asp e il Policlinico universitario di Germaneto e, dopo varie interlocuzioni, mi sono personalmente fatto portavoce di questa esigenza. Ora serve però fare il passo decisivo e serve soprattutto che la volontà politica, le necessità aziendali e le condizioni strutturali collimino con l’interesse pubblico per il raggiungimento del risultato. Questo può e deve diventare il primo obiettivo concreto per l’anno a venire per la sanità vibonese. Mi auguro – questa la conclusione di Lo Schiavo – che la sensibilità delle parti in causa finalmente concretizzarsi e che si ottenga un risultato a lungo inseguito e auspicato, ormai indispensabile per tante famiglie calabresi e vibonesi».

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