mercoledì,Dicembre 18 2024

Funzionario dell’Asp di Vibo trasferito, Tassone: «Il commissario lo ha voluto punire»?

il dirigente regionale del partito democratico interpella anche il commissario ad acta Roberto Occhiuto affinché vengano chiariti i motivi dello spostamento

Funzionario dell’Asp di Vibo trasferito, Tassone: «Il commissario lo ha voluto punire»?
Luigi Tassone, già consigliere regionale del Partito democratico

«Chissà quali colpe deve espiare il funzionario amministrativo dell’Asp di Vibo, nonché dirigente sindacale della Cgil, destinatario di una singolare disposizione di servizio da parte del commissario Giuliano che lo confina nel suo paese di origine, senza indicarne le ragioni né tantomeno gli obiettivi da raggiungere». Lo afferma in una nota stampa il dirigente regionale del partito democratico e già consigliere regionale della Calabria Luigi Tassone in merito al trasferimento deciso dal commissario dell’Asp Giuseppe Giuliano di un sindacalista, dipendente dell’Azienda sanitaria. «Come mai – si domanda Luigi Tassone – questo provvedimento nei confronti di un funzionario di cui è nota la sua dirittura morale, il suo attaccamento al lavoro, peraltro a 3 mesi dal suo collocamento a riposo e in presenza di una drammatica precarietà di personale nella struttura aziendale che si occupa degli approvvigionamenti? È possibile che questo commissario – prosegue la nota – trovi il tempo di occuparsi impropriamente di queste vicende mentre non dà risposte alle comunità di questo territorio dove proprio in questi mesi si registra il livello massimo di degrado in tema di sanità, con l’assenza totale dei servizi territoriali e lo smantellamento del sistema ospedaliero, da Serra a Tropea a Vibo, senza eccezione alcuna?» [Continua in basso]


Tassone invita dunque Giuliano «a dire la verità su questo episodio e a scandire le ragioni di quella che sembrerebbe una punizione, ed a evitare le chiacchiere cui ci sta abituando anche nei suoi tour durante i quali non si crea problemi a dispensare rassicurazioni».
Il già consigliere regionale afferma che «nessuno deve pensare che si voglia strumentalizzare l’episodio per meri interessi di politica di parte perché in questo caso la politica è estranea». Quindi aggiunge: «La politica ha un dovere assoluto, ovvero liberarsi da queste scorie e far sedere tutti uniti ad un tavolo perché si trovino soluzioni credibili per dare dignità a questo territorio e speranza ai giovani che non trovano di meglio che spostarsi altrove».
Va dritto al punto Tassone: «Abbia il coraggio Giuliano di spiegare i veri motivi che hanno dettato questa inspiegabile azione e se ritiene ne chieda scusa. Perché se i dubbi sollevati dalla Cgil si rilevassero fondati (“ha pagato forse per aver criticamente parlato in assemblea sindacale o per essere stato professionalmente autonomo e non aver obbedito a ordini di scuderia”) sarebbero veramente inquietanti e non consentirebbero la permanenza di un solo minuto in più del commissario a quel posto di responsabilità. Questo è quello che chiediamo a Giuliano (essere commissario di una qualsiasi istituzione non vuol dire libertà di calpestare le regole più elementari delle relazioni sindacali) Per il resto questa vicenda merita anche l’attenzione della deputazione regionale, in primis del mio partito, affinché – conclude Luigi Tassone – della vicenda venga interpellato anche il commissario Occhiuto».

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