Buona sanità: paziente loda l’Urologia di Tropea che rischia però la chiusura
Ecco l’esperienza di un pensionato di Mileto costretto nelle scorse settimane a ricorrere alle cure urgenti del nosocomio
La sanità calabrese è da sempre nell’occhio del ciclone per varie problematiche. Carenza di personale e di mezzi e mancanza di strutture ospedaliere degne di questo nome la fanno da padrone da tempi immemori, così come le fasi di gestione commissariale e gli episodi di malasanità. Ci sono però le eccezioni, così come dimostra il caso che ci si accinge a raccontare. Protagonista è il pensionato Aldo Angillieri, residente a Mileto, costretto nelle scorse settimane a farsi accompagnare d’urgenza all’ospedale di Tropea per una prostatite acuta. “Appena arrivato – racconta a Il Vibonese.it – sono stato prontamente accolto dal personale medico e paramedico che, dopo i primi accertamenti, mi hanno accompagnato nel Reparto di Urologia. Qui ho trascorso circa dieci giorni di degenza in cui professionalità ed umanità non sono mai venute meno, né di giorno né di notte. Dovrebbe essere la prassi, la normalità, lo so, ma non se vivi in Calabria. Il Reparto di Urologia di Tropea ha rappresentato, in questa occasione, l’eccezione, una bellissima ed inaspettata eccezione che rischia di assumere il volto di una beffa perché, da quel che si dice, pare verrà chiuso a breve, con buona pace di chi, come me, potrebbe averne bisogno. Ora, senza entrare nel merito e senza voler fare polemica – conclude il protagonista della positiva esperienza vissuta all’ospedale di Tropea – mi chiedo se tra tante negligenze e carenze strutturali, non sia giunto il momento di partire da qualcosa che possa soppiantare quello che per troppi anni è stato il nostro cavallo di battaglia: la malasanità”.
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