Pronto soccorso del Vibonese, ci sono gli ammessi al concorso: ecco per quanti posti
Il bando è stato pubblicato dall’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia a novembre dello scorso anno, ma non era pervenuta alcuna domanda di partecipazione. Poi la riapertura dei termini
Ci sono gli ammessi al concorso pubblico. Il commissario straordinario dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia Giuseppe Giuliano ha, infatti, approvato – con apposita delibera sottoscritta anche dal direttore amministrativo aziendale Elisabetta Tripodi e dal direttore sanitario aziendale Matteo Galletta – la procedura per avviare gli adempimenti di ammissione dei candidati che hanno presentato domanda di partecipazione al concorso pubblico, per titoli ed esami, a tempo pieno e indeterminato, per la copertura di tre posti di dirigente medico – disciplina di chirurgia e medicina di accettazione e di urgenza, ossia per lavorare nei Pronto soccorso dei tre ospedali del Vibonese: Vibo Valentia, Serra San Bruno e Tropea. Complessivamente sono state sette le domande inoltrare, entro il termine di scadenza previsto dal bando, negli uffici competenti di Palazzo ex Inam, mentre una volta valutate le istanze e la documentazione prodotta da ogni singolo candidato gli ammessi a sostenere le prove finali sono stati soltanto tre (Federica Giofré, Francesca Lentini e Mariarosaria Lopreiato). [Continua in basso]
Concorso bandito nel 2021. Termini poi riaperti ad agosto scorso
Il suddetto concorso per titoli ed esami, per la copertura dei tre posti di dirigente medico in chirurgia e medicina di accettazione e di Urgenza era stato pubblicato dall’Azienda sanitaria il 22 novembre dello scorso anno (2021). Tuttavia, al suddetto bando pubblico entro i termini di scadenza, non è pervenuta alcuna domanda di partecipazione. Da qui la decisione dei vertici di Palazzo ex Inam di riaprire ad agosto scorso i termini del concorso pubblico, «al fine – ha scritto il commissario straordinario nella delibera che ad agosto ha autorizzato la riapertura dei termini del bando – di garantire le prestazioni previste dai livelli essenziali minimi di assistenza (Lea) alla popolazione del territorio dell’Azienda sanitaria provinciale». Questo perché persiste – è scritto sempre nella delibera commissariale – «una grave carenza di personale medico nell’ambito della chirurgia e medicina di accettazione e di urgenza, che non è stata colmata neppure con l’indizione di Avvisi per il conferimento di incarichi a tempo determinato o di incarichi libero professionali, aperti alla partecipazione anche di professionisti regolarmente iscritti al corso di formazione specialistica nella disciplina messa a concorso o in disciplina affine o equipollente (a partire dal terzo anno di frequenza del corso)».
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