Carenza di medici di famiglia, sale la tensione e il malcontento a Mileto
Attualmente quelli di Medicina generale che operano sul territorio sono solo tre. Un quarto, pur nominato, ad oggi è attivo solo sulla carta
Cresce il malcontento a Mileto per la carenza di dottori di famiglia che operano sul territorio. Tra pensionamenti e non solo, allo stato attuale sono tre quelli di medicina generale attivi, tra l’altro a mezzo servizio visto che alcuni di loro hanno ambulatori e assistono pazienti con quoziente al limite anche in altri contesti comunali. Un quarto ha “fatto le valige” solo qualche mese fa, trasferendosi a Vibo Valentia senza che l’Asp abbia pensato di avvertire i suoi pazienti del fatto che dovessero provvedere a scegliersi un nuovo dottore o confermare l’attuale, seppur ormai residente in altro ambito sanitario. Ad alimentare in queste ultime ore ulteriormente la tensione, anche il fatto che almeno sulla carta un nuovo dottore di famiglia è stato nominato, per la precisione da circa un mese. Solo che non si può insediare e operare nel concreto a causa dei problemi logistici, gestionali e burocratici nell’individuare e aprire un ambulatorio che, per le autorità preposte, ottemperi alle esigenze e prerogative del caso. [Continua in basso]
Una situazione che sa di beffa per i cittadini miletesi e dei comuni che fanno riferimento allo stesso ambito sanitario, costretti a servirsi dei pochi medici “generici” disponibili e, conseguentemente, ad affrontare ancora oggi file chilometriche, lunghe attese negli ambulatori e un evidente stato di disagio. Qualche anno fa, nel 2019, i medici generali di famiglia attivi sul territorio comunale di Mileto erano ben sette. Allo stato, come detto, rimangono solo tre. Il quarto continua ad esserci (sic), però solo sulla carta. Di conseguenza, sul “terreno di battaglia” rimangono immutate anche tutte le problematiche che i pazienti si ritrovano costretti ad affrontare giornalmente. La speranza, a questo punto, è che gli ostacoli di vario genere lascino una volta tanto spazio al buon senso. Anche perché con una nuova ondata di epidemia da Covid-19 già alle porte… le prospettive future non sono certamente rosee.
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